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Vaccino coronavirus: la situazione. Pareri discordanti, ma intanto aumentano i farmaci promettenti contro il covid-19

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Robert Gallo, che assieme a Luc Montagnier e Françoise Barré-Sinoussi scoprì il virus dell’AIDS ed il primo test per diagnosticare l’HIV, oggi è direttore dell'”Institute of Human Virology” della “University of Maryland“, negli USA: lo scienziato ha parlato a “Repubblica” delle possibilità di produrre rapidamente un vaccino contro il coronavirus e delle possibili terapie alternative.

Così a Repubblica Robert Gallo: “Il mio punto di vista è che bisogna parlare di un vaccino e fare previsioni su quando potrà essere utilizzato su larga scala solo una volta che se ne è dimostrata l’efficacia almeno sulle scimmie. Le ipotesi si potranno fare quando si avrà un candidato che si dimostra promettente. Il resto sono solo parole, perché abbiamo molti esempi di vaccini che passando ai test sull’uomo hanno fallito“.

Prosegue Gallo: “Un vaccino contro il nuovo coronavirus è certamente possibile, ma a mio parere ci si deve concentrare maggiormente su strumenti più efficaci: i test di diagnosi precoce attraverso il sangue, e i farmaci antivirali. Ci sono ottimi medicinali già approvati per altri usi, e ora in sperimentazione nei pazienti Covid-19, che sono davvero promettenti. Credo sia più facile sopprimere l’infezione con un farmaco, in questo caso“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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