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Vaccino coronavirus, le novità. Nuovi studi in Italia, esperimenti negli USA e in Russia: quando arriverà la cura?

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Tutto il mondo è alle prese con l’emergenza coronavirus, l’Italia sta facendo i conti con questa pandemia partita dalla Cina e che nelle ultime settimane ha davvero stravolto la vita di tutti. I contatti tra le persone sono inesistenti, bisogna mantenere le dovute distanze e seguire tutte le precauzioni igieniche, restare in casa il più possibile e uscire soltanto per comprovate ragioni. L’obiettivo è quello di limitare il contagio e di uscire presto da questa situazione complicata in cui ci siamo trovati catapultati e da cui non sarà semplice risollevarsi. La speranza è quella che si riesca a trovare rapidamente un vaccino contro il coronavirus ma i tempi sembrano essere lunghi e non c’è ancora una data più o meno certa entro la quale si avrà la soluzione al problema.

VACCINO CORONAVIRUS: QUANDO ARRIVERÀ LA CURA?

Massimo Galli, primario del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, ne ha parlato durante la trasmissione “Il mio medico” su TV2000: “La mia speranza è che di questo virus ci si possa liberare in non più di tre mesi dal momento dell’applicazione di determinate regole. E ho già dato un termine agghiacciante. Non è e non sarà una cosa breve. Se lo sarà, sarò il primo a essere felice e a fare una festa. Il vaccino è una speranza. Ci sono almeno 18 programmi aperti per arrivare al vaccino. Ci sono varie dichiarazioni che si susseguono a riguardo e io mi auguro che ci sia del vero più o meno in tutte. Sicuramente qualcosa verrà fuori, ma dubito che si sia in grado di delimitare e di circoscrivere l’epidemia di oggi, nonché di superarla, attendendo il vaccino. Il vaccino verosimilmente, a essere fortunati, arriverà dopo l’estate, non prima. E anche se arrivasse prima, passerebbero comunque dei mesi”.

Gli studi su un possibile vaccino sono innumerevoli. Ad esempio l’azienda italiana Takis è pronta a testarlo su modelli preclinici, negli USA verrà effettuata a giugno la prima inoculazione a Seattle e in Russia hanno iniziato a fare dei test sugli animali. Nel mese di aprile è atteso il test di un altro vaccino italiano messo a punto da ReiThera e all’ospedale Cotugno di Napoli si è utilizzato il farmaco anti-artrite tocilizumab che ha prodotto buoni risultati ma che non è un vaccino contro il coronavirus (non lo aggredisce e non lo sconfigge). Nella corsa al vaccino ci sono anche la Cina e Israele con vari studi, la speranza è che presto si trovi una soluzione per uscire da quello che giorno dopo giorno sta diventando un vero e proprio incubo.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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