Pallavolo

Volley, Olimpiadi nel 2021: un anno in più a disposizione per la giovane Italia di Egonu, Pietrini e tanti gioielli

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Se c’è una disciplina e una squadra azzurra che può trarre qualche piccolo vantaggio in chiave olimpica dallo spostamento di un anno delle Olimpiadi, quella è la pallavolo femminile con la Nazionale di Mazzanti. L’Italia è una squadra mediamente giovane, sicuramente la più giovane tra quelle che, a questo punto fra almeno 365 giorni, si giocheranno i posti sul podio olimpico, che la squadra azzurra nella storia, non ha mai occupato.

Già in questa stagione il passaggio di Egonu a Conegliano, la crescita di giocatrici giovani a cui i club di appartenenza hanno dato fiducia perchè loro la fiducia se la sono conquistata, le conferme di alcune delle grandi protagoniste delle ultime due stagioni azzurre (argento mondiale, bronzo europeo e qualificazione immediata a Tokyo 2020 i risultati più importanti) dicono che già fra quattro mesi la Nazionale di Mazzanti sarebbe stata pronta a giocarsela ad altissimo livello.

Il 2021, con una stagione in più nelle gambe, nelle braccia ma soprattutto nella mente, per tante giocatrici azzurre, potrebbe essere l’anno ancora più giusto. Basti pensare ad atlete del calibro di Egonu e Pietrini ma attenzione anche a giovanissime con Fahr, Lubian, Nwakalor o qualche componente dell’attuale Club Italia che sta facendo molto bene e che potrebbe inserirsi tra le convocate di Mazzanti.

E poi ci sono le più esperte: Malinov e Orro potrebbero dare vita ad un domino di mercato (è di oggi la notizia dell’interesse di Monza per Orro e di Busto Arsizio per Malinov) sono le due registe designate, Chirichella e Danesi le centrali, Sylla e Sorokaite (magari con qualche set in più nelle gambe) i martelli e c’è la possibilità anche di recuperare al meglio una giocatrice fondamentale come Lucia Bosetti, reduce da un serio infortunio che, di fatto, l’ha costretta a saltare la stagione in corso, De Gennaro e Parrocchiale, ovviamente, proseguiranno la loro esperienza come liberi. Pochissime, dunque, le novità previste.

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