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Andrea Dovizioso, MotoGP: “La lunga sosta inciderà, Valentino Rossi è una rockstar, Marquez non se la gode così tanto…”

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Andrea Dovizioso prosegue nella sua permanenza forzata nella sua casa di Forlì e attendere di potere, finalmente, tornare in pista con la sua Ducati. L’attesa si sta davvero facendo complicata per scuderie e piloti, con ogni scenario futuro che è tutto assolutamente da decifrare e valutare. Si potrà davvero dare il via ufficiale alla stagione? E se sì, quando? Il quotidiano spagnolo Marca ha riportato alcune dichiarazioni del pilota romagnolo, che ha parlato riguardo alla situazione attuale e di quel che sarà del Mondiale MotoGP 2020.

Il primo punto toccato, ovviamente, riguarda questa pausa forzata per colpa del coronavirus. “Non siamo abituati a fare una pausa così lunga. Fisicamente sarà difficile per tutti, perché non puoi essere pronto a guidare una MotoGP quando torneremo. Chi saprà come gestirlo farà la differenza. Ma anche mentalmente non sarà facile. Tutto dipenderà da quando potremo tornare in pista e purtroppo al momento non è facile da prevedere”,

Un aspetto particolare delle ultime settimane di Andrea Dovizioso riguarda il documentario “Undaunted” ovvero “imperterrito”, nel quale il pilota della Ducati si mette in mostra nella sua ricerca del mettersi in competizione con Marc Marquez nel 2019. “Abbiamo deciso di realizzare questo documentario e non una serie di episodi e devo dire che sono molto contento di come è andata. Anzi, abbiamo ancora del materiale, purtroppo non siamo riusciti a mettere tutto”.

“Desmo Dovi”, quindi, passa ad un altro argomento di sicuro interesse: Valentino Rossi. “Penso che più che un semplice pilota sia una vera e propria rockstar. È l’unico nell’ultima epoca che si è potuto divertire in pista perché era davvero superiore ai rivali. Tutto è legato alle vittorie in questo mondo, ma Marc Marquez non vive la MotoGP di oggi con quella calma, persino vincendo così tanto. Invece, Valentino è stato superiore per anni ed è stato in grado di divertirsi, lui era ed è tuttora una rockstar: voleva vivere e vive ancora adesso in questo modo. Probabilmente negli ultimi anni lo ha scontato un po’, ma continua a correre perché gli piace e non è un aspetto di poco conto”.

Il romagnolo presuppone che ci saranno tagli ai salari a causa di ciò che sta accadendo a causa della crisi causata dal coronavirus. “Dipenderà da quando inizieremo a correre e da quante gare potremo disputare. Se si tratterà di un numero accettabile, diciamo 10, non cambierà molto. I contratti del mondo delle moto sono diversi dai contratti del calcio, per esempio. Dovremo vedere fino a che punto arriva il danno e come Dorna gestirà la situazione”.

Infine, commenta le tensioni vissute all’interno del box Ducati nel corso della passata stagione. È una realtà, inutile negarlo, anche perché il 2019 è stato l’anno più difficile dei tre in cui siamo arrivati ​​al secondo posto. Ci è voluto un po ‘di tempo per capire com’era la situazione reale della moto, a quel punto è emersa la realtà. Se vediamo alcuni commenti fatti nelle prime gare, sono poi emersi più avanti nella stagione. È una situazione difficile da gestire: ogni volta che esci in pista non sembra mai essere abbastanza, fai di tutto, ma vieni pagato. Penso, comunque, che ci sia molta tensione in ogni squadra “

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto:  Lapresse

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