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Atletica, morto Donato Sabia. Fu finalista negli 800 alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 e Seul 1988

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Il Coronavirus si porta via un pezzo importante della storia dell’atletica lucana: muore a Potenza a soli 56 anni Donato Sabia, finalista alle Olimpiadi negli 800 metri nelle edizioni di Los Angeles 1984 e Seul 1988. Il Covid-19, pochi giorni fa, si era portato via anche il padre, deceduto sempre a Potenza, all’Ospedale San Carlo.

Quinto a Los Angeles 1984 e settimo a Seul 1988 negli 800, aveva vinto sulla stessa distanza, ma corsa al coperto, l’oro agli Europei di Goteborg nel 1984. Sabia, che ha dato lustro alla Basilicata per anni con le sue prestazioni, era divenuto poi presidente della FIDAL lucana.

Ecco il messaggio di cordoglio del sindaco di Potenza, Mario Guarente, e dell’assessore allo Sport, Patrizia Guma: “E’ difficile esprimere a parole il dolore cupo, sordo, terribile che accompagna la scomparsa di Donato. E non perché sia stato l’atleta che ha dato lustro a Potenza, alla Basilicata e all’Italia tutta, a livello mondiale; neppure perché sia stato un dipendente modello, in grado di svolgere il suo lavoro in maniera esemplare, essendo guida e al tempo stesso supporto per i suoi colleghi e anche per noi amministratori che, con lui, ci confrontavamo quotidianamente. Perché è stato, per quello che abbiamo potuto conoscere, il figlio, il marito e il padre che tutti avremmo voluto essere, perché è stato l’amico, l’allenatore, il confidente che tutti avremmo voluto avere, è stata la spalla, la mano, la voce pronta a soccorrere in ogni istante chi aveva bisogno di aiuto, che lo conoscesse o meno. Ma soprattutto è quel sorriso che accompagna oggi le nostre lacrime e domani la nostra vita per sempre, la serenità con la quale vive nei nostri cuori e per la quale i nostri cuori sono chiamati ad andare avanti, nonostante tutto, la forza che trasmette anche in questo momento una persona che positiva, straordinaria, ma soprattutto vera continuerà a esserlo. A nome nostro, di tutto il Comune di Potenza, amministratori e dipendenti, e di tutta la città, l’abbraccio a una famiglia così duramente provata, la vicinanza in un momento di grande prostrazione, la disponibilità a ogni forma di sostegno che potrà essere ritenuta utile”.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: somrak jendee shutterstock

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