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Oltre Cinquecerchi
Bar e ristoranti, quando riaprono? Data incerta, ma si lavora sul take-away. Possibili 2 metri di distanza tra i tavoli. E le mascherine…
L’Italia è in lockdown per fronteggiare l’emergenza coronavirus almeno fino a lunedì 13 aprile. Al momento sono aperti soltanto negozi di alimentari, farmacie, edicole, tabaccai, attività che garantiscono beni e servizi essenziali. Sappiamo benissimo che si può uscire di casa soltanto per motivi di lavoro, ragioni di salute, casi di stringente necessità (andare a fare la spesa). Bar e ristoranti sono stati tra i primi a dover chiudere, le saracinesche si sono abbassate in tutta la Nazione da lunedì 9 marzo e non si sa ancora quando verranno rialzate: sicuramente non riapriranno dopo Pasqua (manca soltanto l’ufficialità), si potrebbe pensare a una graduale riapertura a maggio inoltrato ma non c’è ancora una data certa e tutto dipenderà da come si evolverà la situazione.
QUANDO RIAPRONO BAR E RISTORANTI? TUTTE LE IPOTESI E LE NORME DI SICUREZZA:
La curva epidemica si deve ancora abbassare di un bel po’ e i numeri del contagio si devono ridurre in maniera importante, soltanto allora si potrà iniziare a pensare alla riaperture di bar e ristoranti: verosimilmente non prima della fine del mese di maggio. Si tratterà delle ultime attività che riapriranno e quando lo faranno dovranno sottoporsi a delle stringenti normative di sicurezza: tavoli distanziati di due metri, obbligo di mascherine e guanti per camerieri e tutto il personale.
BAR E RISTORANTI, POSSIBILITÀ DI TAKE-AWAY:
Bar e ristoranti sperano però di poter attivare la modalità take-away ovvero ai clienti verrebbe data la possibilità di venire a ritirare il cibo direttamente presso la struttura, senza il servizio a domicilio. Questa modalità permetterebbe a molte attività di tornare a lavorare, ovviamente rispettando sempre la distanza di sicurezza e utilizzando mascherine e guanti. Non c’è ancora ufficialità riguardo a questa possibilità, ne sapremo di più nei prossimi giorni.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse