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Basket, la NextGen europea: i 10 migliori prospetti Under21. Deni Avdija, Theo Maledon e Killian Hayes in rampa di lancio per la NBA

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Tanti, tantissimi sono i talenti in giro per l’Europa che cercano un’affermazione sia su questo palcoscenico, con l’Eurolega, l’EuroCup e le altre competizioni continentali, che su quello più grande, chiamato NBA. In questa sede andiamo a scoprire dieci giocatori di cui sentiremo parlare, con buone o anche ottime probabilità, nel corso dei prossimi anni.

Prima di dare il via all’elenco dei prospetti, qualche precisazione. La prima: si parla di giocatori in territorio europeo. Per questo motivo, non si troverà Luka Doncic (che, ad ogni modo, è già tra i più forti del pianeta a 21 anni). La seconda: non ci saranno giocatori italiani, che sono già stati sviscerati in una precedente analisi. La terza: l’ordine è alfabetico.

Carlos Alocen: certamente il maggiore talento spagnolo della prossima generazione. Nato il 30 dicembre 2000, gioca da play, ma con la palla in mano di colpi da maestro non ne risparmia. 7 punti di media in Champions League, con picchi interessanti, con la maglia di Saragozza. La stessa media l’ha anche in Liga ACB, dove la sua squadra, prima dello stop da coronavirus, era al terzo posto dietro a Real Madrid e Barcellona, uno dei punti più alti dell’intera storia del club.

Deni Avdija: è qui inserito in quanto Israele, a livello sportivo, è da decenni nelle Coppe europee. Nato il 3 gennaio 2001, a 19 anni è già la grandissima sensazione non solo del Maccabi Tel Aviv, ma anche del suo Paese. E potrebbe avere una scelta altissima al prossimo draft NBA: alcuni si spingono fino alla numero 3. Si tratta di un’ala piccola di 205 cm con caratteristiche che lo rendono adattabile ora al ruolo di guardia, ora a quello di ala grande. Già protagonista diverse volte in Eurolega, ha trascinato Israele al successo, da MVP, agli Europei Under 20 dell’estate scorsa, di fronte a una folla che è impazzita per lui.

Usman Garuba: nato il 9 marzo 2002 a Madrid, ha sempre giocato per il Real e proprio con questa maglia si è messo a cancellare parecchi record di Luka Doncic. Il 28 ottobre 2018 è diventato il più giovane centro di sempre a debuttare in Liga ACB, mentre nella stagione successiva ha sorpassato lo sloveno anche come più giovane a siglare una doppia doppia nel campionato spagnolo (13 punti e 10 rimbalzi contro Murcia). Già con tante presenze di buon livello anche in Eurolega, è giocatore che sotto canestro si fa sentire con un tempismo per le stoppate che, diciamo così, fa impressione.

Killian Hayes: è vero che è nato in Florida, a Lakeland, ma è altrettanto vero che è francese a tutti gli effetti. Anche lui classe 2001 (27 luglio), è dato intorno al numero 10 del prossimo draft, il che testimonia buona parte del talento di questo play che ha giocato per due anni a Cholet e ora si è accasato a Ulm, in Germania. In EuroCup ha mostrato tutte le sue doti di tiratore (12.8 punti a gara) e anche di passatore (6.2 assist); c’è già chi lo vede come uno tra i migliori piccoli della NBA nel giro di 3-4 anni.

Arturs Kurucs: lettone, si è dichiarato per il draft NBA pochi giorni fa. Classe 2000, è una guardia piuttosto prolifica che milita nel VEF Riga, con il quale ha disputato l’ultima stagione anche in Champions League a quota 10.5 punti di media. In NBA un Kurucs c’è già: è il fratello Rodions, che milita nei Brooklyn Nets, anche se in questa stagione lo spazio per lui si è un po’ ridotto.

Theo Maledon: francese, nato il 12 giugno 2001 a Rouen, è anch’egli uno dei giocatori più attesi del parco europeo al draft NBA, dove è atteso a metà primo giro. Parliamo in questo caso di un play che, in Eurolega, sta facendo girare molto bene l’ASVEL Villeurbanne quando è in campo: 7.4 punti, 3.1 assist di media nella clamorosa stagione del club il cui presidente è Tony Parker. Sono due le sue principali caratteristiche: la presenza difensiva e un’apertura alare di 206 cm. Potrebbe anche prendersi il premio di Rising Star della massima competizione europea.

Roko Prkacin: croato, classe 2002, potenzialmente un fenomeno. Figlio di Nikola Prkacin, è attualmente al Cibona Zagabria, dove quando si misura con i grandi fa le sue buone cose e mostra una grande sicurezza pur non avendo necessità di realizzare tanti punti a partita, ma quando gioca con i pari età semplicemente domina. In molti lo danno potenzialmente al primo giro del draft NBA 2022. E potrebbe non essere l’unico europeo a fare il grande salto in quell’anno.

Marko Simonovic: questo giocatore montenegrino classe 1999 l’Italia lo ha conosciuto. Nella stagione 2017-2018, infatti, fu a Siena, in Serie A2 (e per un brevissimo periodo anche a Roseto). Di scuola Mega (una delle molte squadre di Belgrado, che non ha solo Partizan e Stella Rossa), è un centro di 210 cm che già in epoca senese era sotto osservazione da parte degli scout NBA. Si è recentemente dichiarato per il draft; se riuscisse a strappare una chiamata, lo farebbe al secondo giro.

Uros Trifunovic: serbo, classe 2000, è uno dei migliori dell’immensa scuola slava del suo anno. Al Partizan ha mostrato un valido repertorio tecnico, lui che è un play-guardia di 199 cm con talento nelle gambe. Gli manca dell’atletismo e forse anche dell’esplosività, ma il secondo potrebbe essere un problema relativo, come Dejan Bodiroga insegna. Agli ultimi Mondiali Under 19 ha messo insieme 14 punti e 3.1 assist a gara, combinando anche una buona mano da passatore. Si è dichiarato anche lui per il draft NBA, diventando il 25° internazionale a farlo quest’anno.

Arturs Zagars: lettone, si era già dichiarato lo scorso anno per il draft, salvo poi togliersi (pratica, questa, abbastanza comune). Play-guardia della Joventut Badalona di buone qualità soprattutto da passatore, in prima squadra ha finora giocato non molto, ma è sotto la lente d’ingrandimento di chi lo vorrebbe chiamare al secondo giro. C’è chi arriva a considerarlo “steal of the draft“: lo scopriremo.

Ci sono, naturalmente, molti altri giocatori che meriterebbero di essere inseriti: qui c’è soltanto una piccola selezione, ma di nomi ce ne potrebbero essere davvero tanti, da Rokas Jokubaitis dello Zalgiris Kaunas in giù.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: fiba.basketball

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