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Basket, la stagione dell’Olimpia Milano con più ombre che luci
Quarto posto in campionato, dodicesimo in Eurolega, eliminazione in semifinale di Coppa Italia. In attesa di capire se e quando si tornerà a giocare, questo è un brevissimo riassunto della stagione dell’Olimpia Milano. Il primo anno della gestione di Ettore Messina è stato finora molto più ricco di ombre che di luci, anche se ovviamente bisognerà attendere il possibile ritorno in campo ed il termine dell’anno cestistico per dare un giudizio definitivo.
Certamente le attese dopo l’arrivo dell’ex vice allenatore dei San Antonio Spurs erano veramente alte, cresciute ulteriormente da un mercato sicuramente importante e che ha portato all’arrivo di giocatori del calibro di Sergio Rodriguez e Luis Scola. Proprio la gestione estiva, però, è la principale accusa ora che si imputa a Messina, colpevole nella sua carica di presidente-allenatore di aver scommesso su alcuni giocatori che si sono rivelati dei veri e propri fallimenti.
Shelvin Mack doveva essere il backup di Rodriguez ed invece si è dimostrato un vero e proprio flop, con l’ex Orlando Magic che non è mai riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Messina aveva deciso di puntare su di lui, tagliando quel Mike James che è appena stato considerato il miglior giocatore dell’Eurolega e sta facendo benissimo in maglia CSKA Mosca. Messina, dopo l’addio di Mack, ha poi ripiegato sull’ex Avellino Kiefer Sykes, giocatore che ha faticato ad entrare subito negli schemi milanesi, in particolare in campo europeo.
Anche la scommessa James White si è rivelata perdente e la successiva presa di Drew Crawford (solo per l’Eurolega) stava cominciando a dare i primi frutti qualche partita prima dello stop. Milano si è trovata a spremere un giocatore come Luis Scola ormai 40enne ed impossibilitato a giocare 30 minuti ogni tre giorni. Vladimir Micov ha tirato la cosiddetta “carretta” ancora un’altra stagione e pure Sergio Rodriguez si è trovato negli ultimi due mesi al limite delle energie, finendo anche lui a sbagliare qualche partita.
I troppi infortuni di Nemanja Nedovic hanno poi creato ulteriori problemi, con il serbo che doveva essere un giocatore chiave nell’attacco milanese e che, invece, alla fine ha dato solo poche volte un contributo importante. Anche il gruppo degli italiani continua a vivere su un altalena di buone e cattive prestazioni. Sicuramente Riccardo Moraschini è la nota più lieta e resta il rimpianto di un infortunio che lo ha tolto dalle rotazioni nel suo miglior momento. Amedeo Della Valle ha vissuto troppi up and down anche quest’anno, mentre Jeff Brooks si è un po’ perso negli ultimi due mesi.
Certo le possibilità per girare completamente questa stagione c’erano ancora. La vittoria allo scadere in quel di Valencia aveva rilanciato le ambizioni europee di una squadra partita fortissimo e che sembrava, ad un certo punto della regular season, sicura di poter partecipare ai playoff. Non si dovesse riprendere questo resta comunque un anno importante nel lavoro di Ettore Messina, che ha sempre parlato di progetto a lungo termine.
Questo è un processo di ciò che non ha funzionato finora, ma come detto in precedenza la stagione è ancora tutta da completare e Milano è in pienissima corsa su tutti gli obiettivi prefissati ad inizio stagione. Se si dovesse tornare in campo, resta comunque all’Olimpia il ruolo di favorita per lo Scudetto e anche i playoff di Eurolega sono comunque vicini e ampiamente alla portata di Rodriguez e compagni.
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Credit: Ciamillo