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Biathlon, Johannes Bø e tutti i record alla portata a breve e lungo termine. Bjørndalen e Fourcade nel mirino

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Con la stagione 2019-’20 è terminata la carriera di Martin Fourcade, che ha deciso di appendere sci e carabina al chiodo a 31 anni. Si può dire precocemente, poiché si è visto come nel biathlon si possa essere competitivi sino alle trentacinque primavere, se non addirittura oltre gli “anta”, come riuscito a Ole Einar Bjørndalen. A questo punto viene spontaneo chiedersi quali possano essere gli orizzonti di Johannes Bø, unico fenomeno rimasto in attività, soprattutto in relazione agli altri due fuoriclasse appena citati. Ovvero, potrà in futuro minacciare i loro record?

Attualmente il palmares di Johannes Bø parla di 48 vittorie, compresi 1 oro olimpico e 4 titoli iridati. Le Coppe del Mondo assolute in bacheca sono 2, mentre quelle di specialità sono 6. Inoltre si contano 71 podi complessivi in competizioni di primo livello, con tanto di 29 gare senza errori. Nello sport, però, i numeri sono come in fisica: senza unità di misura sono privi di significato. Dunque, è fondamentale contestualizzare queste cifre.

Al riguardo, è sufficiente un dato. Con 48 affermazioni, il norvegese è già il terzo atleta più vincente di sempre, alle spalle solamente di… Ole Einar Bjørndalen (95) e Martin Fourcade (83)! Chi lo precede ha già terminato la propria carriera, mentre il ventisettenne scandinavo è ancora nel pieno della sua attività agonistica e, di conseguenza, avrà l’opportunità di arricchire ulteriormente il suo bottino.

Partiamo dal presupposto che a parità di esperienza in Coppa del Mondo (163 gare attualmente disputate per Johannes), nessuno degli altri due aveva vinto così tanto. Come detto, il fuoriclasse di Stryn può già mettere sul piatto 48 affermazioni. Martin, nello stesso punto della sua carriera, era giunto a quota 37; Ole Einar, invece, ne aveva raccolte “solo” 29!

Tuttavia, va rimarcato come, pur con 11 vittorie in meno, il transalpino avesse un palmares più ricco alla voce “successi pesanti”. Infatti nel punto della carriera in cui si trova attualmente Bø, Fourcade aveva raccolto 3 Coppe del Mondo assolute, 10 Coppe di specialità, 2 ori olimpici e 5 ori iridati. Numeri superiori in ogni dove rispetto a quelli del norvegese. Al contempo, non va dimenticato come Bjørndalen vantasse già 4 affermazioni a Cinque cerchi.

Dunque il buon Johannes sta marciando di buona lena, ma potrà avvicinare i primati assoluti dei suoi avversari? Abbiamo visto come la parabola dell’attività agonistica di ognuno possa essere molto diversa, a seconda delle motivazioni e degli inconvenienti fisici che possono sorgere con il passare degli anni. Vale comunque la pena di analizzare qual è la situazione del ventisettenne di Stryn in relazione agli attuali record del biathlon maschile.

VITTORIE: BJØRNDALEN 95 – BØ 48
Siamo esattamente a metà strada e Johannes ha impiegato sette inverni per ottenere i suoi 48 successi. Attenzione però, perché ha alzato notevolmente i giri soprattutto nelle ultime due stagioni, durante le quali ha vinto 26 delle 42 gare a cui ha preso parte! Superare Ole è possibile? Anche proseguendo con questo ritmo forsennato, servirebbero altri quattro anni per avvicinare il più anziano connazionale. Se poi il numero di vittorie stagionali dovesse calare, allora il traguardo si allontanerebbe ulteriormente. Molto dipenderà da quale potrà essere il rendimento di Bø nelle prossime due stagioni, dopodiché si potranno tirare nuovamente le somme dopo Pechino 2022. Perseverare con questo passo potrebbe essere effettivamente propedeutico al sorpasso.

PODI: BJØRNDALEN 179 – BØ 71
Qui in proporzione siamo più lontani rispetto alle vittorie. È vero che un abbassamento della percentuale di successi potrebbe non tramutarsi in una contemporanea riduzione della ratio di podi, tuttavia al momento il primato di top-three appare più difficile da raggiungere rispetto a quello di affermazioni. Record attualmente da mettere in secondo piano rispetto ad altri.

COPPA DEL MONDO ASSOLUTE: FOURCADE 7 – BØ 2
Cinque Coppe del Mondo per eguagliare Fourcade. Fattibile? La possibilità c’è, ma in questo caso molto dipenderà da quale potrà essere la crescita degli avversari di Johannes, nonché dalla sua capacità di tenere così alta l’asticella a lungo. Come sottolineato dallo stesso Martin, vincere una Sfera di cristallo è uno sforzo immane soprattutto dal punto di vista psicologico. Ora come ora cinque Coppe del Mondo sembrano essere nella canna della carabina di Bø, ma bisognerà davvero valutare l’evoluzione della sua competitività in relazione a quella degli avversari, senza dimenticare che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e un malanno può vanificare l’intera campagna per la conquista della classifica generale.

COPPE DEL MONDO DI SPECIALITA’: FOURCADE 26 – BØ 6
In questo momento la rincorsa a Fourcade appare lunga, molto lunga, anche più di quella relativa alle cinque Coppe del Mondo assolute. Venti Sfere di cristallo di specialità sono un numero spropositato e, la possibilità di conquistarle, è strettamente legata a quella di vincere a ripetizione la classifica generale. Traguardo non impossibile da raggiungere, ma al momento tutt’altro che semplice.

ORI OLMPICI INDIVIDUALI: BJØRNDALEN 5 – BØ 1
Tutto dipenderà da Pechino 2022. Se Johannes dovesse raccogliere tanto in Cina e, al tempo stesso, decidere di proseguire la propria carriera sino al 2026, allora potrebbe avere la possibilità di mettere in discussione il primato di Bjørndalen. Altrimenti, se la prossima manifestazione a Cinque cerchi dovesse andare male, diventerebbe tutto oltremodo complicato.

ORI OLIMPICI COMPLESSIVI: BJØRNDALEN 8 – BØ 1
Il proliferare delle gare miste anche in ambito olimpico potrebbe aiutare Johannes nella rincorsa a questo record. Tuttavia, anche qui saranno fondamentali Pechino 2022 e la volontà del diretto interessato di disputare almeno altre due edizioni dei Giochi.

ORI MONDIALI INDIVIDUALI: BJØRNDALEN & FOURCADE 11 – BØ 4
Migliorabile? Sì, se la carriera di Johannes dovesse protrarsi anche dopo Pechino 2022. Altrimenti il primato sarebbe irraggiungibile. Comunque, senza un Mondiale da dominatore, sarà difficile toccare la doppia cifra. Di sicuro c’è che Bø, alla voce ori iridati individuali, avrebbe potuto vincere già qualcosa in più di quanto raccolto sinora. In particolare la sprint di Hochfilzen 2017 e l’inseguimento di Östersund 2019 gridano vendetta…

ORI MONDIALI COMPLESSIVI: BJØRNDALEN 20 – BØ 10
Anche in questo caso tutto dipenderà dalla volontà di Johannes di proseguire anche dopo Pechino 2022. Con ben sette gare a disposizione in ogni edizione iridata, la possibilità di scavalcare il primato di Bjørndalen è concreta, soprattutto considerando che nelle prove a squadre potrebbe sempre avere compagni d’avventura all’altezza.

GARE SENZA ERRORI INDIVIDUALI: FOURCADE 60 – BØ 29
Proseguendo con il ritmo attuale, Johannes avrebbe bisogno di sei/sette stagioni per avere ragione di Martin. Too early to call, come direbbero negli Stati Uniti.

GARE SENZA ERRORI COMPLESSIVE: FOURCADE 83 – BØ 38
Ecco, questo primato appare al momento difficilmente eguagliabile da parte di Johannes, a meno che la sua carriera non sia lunghissima, o non inizi a realizzare un numero di zero maggiore rispetto a quello attuale.

Dunque, ricapitolando. Johannes Bø ha il talento e i numeri per poter ambire a migliorare una serie di record stabiliti di Ole Einar Bjørndalen e Martin Fourcade. Al riguardo, però, saranno fondamentali i prossimi due anni. Se il dominio dell’ultimo biennio dovesse proseguire, allora la possibilità di raggiungere le vette toccate dagli altri due si farà concreta. In particolare il 2022 potrebbe rappresentare uno spartiacque, anche perché non è detto che il norvegese prosegua la sua carriera dopo i prossimi Giochi olimpici. D’altronde ha già vinto tutto ed è appena diventato padre di famiglia. Se le motivazioni dovessero rimanere intatte, allora la rincorsa alla storia potrebbe farsi reale, altrimenti le prospettive potrebbero cambiare radicalmente.

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Foto: LaPresse

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