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Bonus 800 euro Partite Iva e autonomi: quando arriva, servirà una nuova domanda e ci saranno nuovi requisiti? Le ipotesi

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Il Governo è al lavoro per preparare il nuovo decreto del mese di aprile che dovrebbe andare ad integrare quanto previsto dal precedente Dpcm. In questo provvedimento uno degli aspetti più importanti riguarda il bonus riservato alle partite Iva e ai lavoratori autonomi, che già nel mese di marzo avevano ricevuto 600 euro una tantum per venire incontro alle criticità dettate dall’emergenza sanitaria.

Il quesito è: bonus da 800 euro e quindi si dovrà provvedere a compilare una nuova domanda per ricevere l’indennità dall’INPS e da altre casse? Non sono mancati i problemi nell’erogazione della somma precedente, ricordando lo stallo del sito dell’Istituto nazionale della previdenza sociale. Al momento la situazione è decisamente controversa e si fa fatica a capire che cosa l’esecutivo farà.

Il condizionale, dunque, è d’obbligo sia per quanto riguarda l’aumento del bonus (da 600 a 800 euro) che per la procedura da seguire. Nelle ultime esternazioni in pubblico, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri non ha parlato di modifiche in fatto di criteri di selezione (requisiti) e per questo si potrebbe pensare che le prossime indennità saranno erogate automaticamente con l’aggiornamento, magari con lo scatto a 800 euro (cifra definita “verosimile” dallo stesso ministro).

Pertanto, chi avrebbe già fatto richiesta all’INPS e alle altre casse per il bonus riferito al mese scorso sarebbe esonerato dal fare una nuova domanda per ricevere quanto detto in questo mese. Tale bonus dovrebbe arrivare entro fine mese, così da recuperare il ritardo della prima indennità per i problemi tecnici citati. Tuttavia, vi sono anche versioni che portano a pensare che vi saranno dei requisiti più restrittivi, per quanto concerne la selezione dei destinatari. Pare che potranno accedere al Bonus solo coloro che abbiano conseguito nel 2018 un reddito inferiore a 35000 euro.

E’ chiaro che se quest’ultima ipotesi fosse confermata, la necessità di una nuova domanda sarebbe una realtà. A questo punto resta da capire quali saranno le decisioni che prenderà il Governo.

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Foto: LaPresse

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