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Calcio, Gianni Rezza: “Non c’è rischio zero. Sarà decisione politica”

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In Italia tutti attendono possibili aggiornamenti in vista del 4 maggio, sia i cittadini che gli sportivi. Su tutti i calciatori, che potrebbero riprendere gli allenamenti, per poi ripartire con il campionato ad inizio giugno. Ancora tutte ipotesi, visto che non ci sono state conferme.

L’intervento odierno del direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità Gianni Rezza non scioglie i dubbi: “Dal punto di vista tecnico il calcio come altri sport implica un contatto diretto, quindi la necessità di controlli molto stretti su un numero di persone relativamente ampio, anche se non si discute che si gioca a porte chiuse. Ma attorno ai calciatori ci sono 200 persone, i controlli sarebbero in carico delle squadre da quello che ho capito, a scadenze molto strette. È una decisione molto difficile da prendere, non mi sembra ci siano le condizioni per un rischio zero. In questo caso il distanziamento sociale mi sembra scarsamente applicabile, certo il rischio non è zero”.

Infine: ”Far ripartire il calcio dopo la fine del lockdown è una decisione politica”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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