Calcio
Calcio, i social contro l’AIC per la polemica sui tagli degli stipendi: “Una cosa orribile e irrispettosa”
Sono roventi le polemiche sul tema “taglio degli stipendi” nel mondo del calcio italiano. La diffusione del Covid-19, come è noto, ha costretto il Governo a intervenire, sospendendo di fatto i campionati fino al 13 aprile. Una data, però, indicativa dal momento che il ritorno in campo è decisamente incerto e le ipotesi sul tavolo sono diverse.
In un contesto così ricco di incertezze la tensione non può che salire. Nel corso di un’assemblea tenutasi ieri in videoconferenza, la Lega Serie A ha deliberato all’unanimità (non ha votato solo la Juventus, società che aveva già trovato un accordo con i suoi tesserati) la riduzione di un terzo della retribuzione dei giocatori della massima serie, nel caso non si possa riprendere l’attività sportiva. Una riduzione che potrà essere di due sole mensalità, viene sottolineato, nel caso in cui nei prossimi mesi si riuscisse a concludere il campionato.
Una decisione che di fatto è stata duramente criticata dall’Associazione Italiana Calciatori: “È una proposta vergognosa e irricevibile“, la risposta che boccia in pieno quanto stabilito dalla Lega. Il vicepresidente dell’AIC Umberto Calcagno ha poi sottolineato: “È chiara l’indicazione che si vuol far pagare solo ai calciatori gli eventuali danni della crisi. L’unica parte rilevante del comunicato della Lega è l’inciso con cui si dice che le squadre dovranno negoziare le modifiche contrattuali con i singoli giocatori“.
Considerazioni quelle dell’AIC duramente contestate dagli appassionati e non sui social. Sono piovute tantissime critiche sul comportamento di Damiano Tommasi e soci: “Sono l’unico a pensare che, nella discussione tra Lega Calcio e AIC per la riduzione degli stipendi, la parte vergognosa la stia facendo l’AIC“; “Se penso a tutte le famiglie, persone sole che hanno bisogno delle varie associazioni in primis la Croce Rossa e poi vedo i calciatori che polemizzano per taglio agli stipendi mi viene un senso di disgusto e vomito, mai un briciolo di umanità sta gente?“; “Orribili, vergogna!“.
La problematica sanitaria, come è chiaro, alimenta queste frizioni tra chi può godere di grandi disponibilità e chi invece soffre a gestire la propria vita da un giorno all’altro. Su questi aspetti, forse, i calciatori dovranno riflettere e, come è stato proposto anche da alcuni utenti: “Se il taglio delle 2-4 mensilità dei calciatori della Serie A garantisse la creazione di un fondo (basterebbe anche il 10% del totale) per il sostegno dei lavoratori del settore o calciatori delle leghe minori (con stipendi normali)?“. Non resta che attendere gli sviluppi.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse