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Calcio, il protocollo per la ripresa: tra test e comportamenti in campo, ecco tutte le direttive per le squadre. Serie A in campo a fine maggio?

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La Serie A di calcio potrebbe tornare in campo a fine maggio. Le squadre attendono il via libera da Ministero della Salute e Ministero dello Sport per poter riprendere gli allenamenti a partire dal 4 maggio, poi tre settimane per ritrovare la forma giusta e nel weekend del 31 maggio la possibile ripartenza del campionato che si era interrotto a inizio marzo a causa dell’emergenza. Questo lo scenario sognato dalla maggior parte delle compagini che non possono rinunciare alla parte finale della stagione, soprattutto per motivi economici visto che le perdite in caso di sospensione del torneo sarebbero ancora più elevate di quelle che non si sono già avute.

La commissione medica della FIGC ha siglato un protocollo per la ripresa del calcio, un documento di 47 pagine in cui vengono fornite indicazioni a squadre e arbitri. La prima parte scende nel dettaglio dei requisiti medici e dello screening iniziale per verificare la salute dell’intero gruppo squadra, la seconda si riferisce ai comportamenti da tenere dentro il centro sportivo e durante le sessioni di allenamento come riportato dalla Gazzetta dello Sport.

PROTOCOLLO PER LA RIPRESA DEL CALCIO:

COME COMPORTARSI PRIMA DELLA RIPRESA:

– Giorno di ripresa definito decreto governativo.

– I luoghi della ripresa, per ogni squadra, saranno molteplici: il centro sportivo, un albergo, campi di allenamento, palestre, ambulatori, sale da pranzo etc. Andranno tutti accuratamente sanificati periodicamente.

– Identificazione del gruppo squadra: calciatori, allenatore, staff medico, magazzinieri etc.

– Screening iniziale a tutti i componenti del gruppo squadra, 72-96 ore prima della ripresa effettiva: anamnesi accurata, visita clinica, tampone rapido (test molecolare rapido), test sierologico.

– Ritiro permanente con costante valutazione clinica e sanificazione periodica degli ambienti.

COME COMPORTARSI DURANTE GLI ALLENAMENTI:

– All’inizio allenamenti in piccoli gruppi e distanza di almeno due metri, dopo 7 giorni si potrà tornare alla normalità.

– Negli spogliatoi mantenere la distanza di almeno due metri, dopo 7 giorni mantenere la distanza solo ove possibile.

– Nelle sale massaggi: postazioni distanti due metri e tutte le protezioni per calciatori e terapisti.

– Riunioni con distanze interpersonali, stesso discorso per momenti conviviali (pranzi, cene, etc).

– Durante gli eventuali trasferimenti andranno usati guanti e mascherine.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

1 Commento

1 Commento

  1. OLIMPIONICO

    20 Aprile 2020 at 14:07

    Si leggono ancora commenti ridicoli e vergognosi di chi crede che il calcio debba venire al primo posto. E’ uno sport tra tanti e genera violenza e meschinita’ ogni giorno: basta vedere le dichiarazioni spazzatura di certi personaggi. Senza il calcio una buona parte di tifoso NON SPORTIVI italioti dovrebbe rassegnarsi a giocare con la PS e se lo meriterebbero.

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