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Carlos Sainz, F1: “Ci attende una ripartenza pesantissima, a livello di titolo occhio alle sorprese! Sul futuro…”

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“Ci attendono numerose sfide e grandi difficoltà sotto tutti i punti di vista”. Parole e musica di Carlos Sainz. Il pilota spagnolo della McLaren, infatti, ha parlato a lungo con Marca.com per spiegare ciò che sarà del campionato di Formula Uno 2020, sempre che riesca effettivamente a partire, e analizzare le enormi incognite che tutto il Circus si troverà ad affrontare anche a livello di coronavirus.

Per il nativo di Madrid il primo punto critico per i piloti sarà a livello fisico. “Penso che soffriremo molto la ripartenza, specialmente per quanto riguarda i muscoli del collo – spiega –  Non conta quanto duramente ti alleni a casa, è impossibile ricreare la forza G che hanno le F1 e le piste influiranno molto sul nostro fisico, che in questi mesi non abbiamo avuto molto di sollecitare in maniera particolare”.

Il primo appuntamento, stando alle ultime voci, potrebbe essere il Gran Premio d’Austria del 5 luglio. “Sarà una sfida molto impegnativa per tutti. La gara del Red Bull Ring ancora non è stata cancellata e, anche se sinceramente non è uno dei tracciati più duri del lotto, nelle curve veloci ci sarà da soffrire. Immagino che in prove come Ungheria o Singapore, parecchi termineranno l’evento al limite delle proprie forze. La gente non immagina quanto sia stressato il corpo durante un Gran Premio”. 

Lo spagnolo ha anche sottolineato quanto sarà importante adottare misure di sicurezza per tutto il Circus. “Penso che la F1 ed i team dovranno fare molta attenzione nei viaggi, non possono spostarsi da un Paese all’altro senza che la sicurezza sia garantita per tutti. Io stesso vorrei tornare alla normalità il più velocemente possibile, ma non a tutti i costi”.

Passando al calendario, Sainz si è fatto una idea ben precisa. “In questo momento sono considerate molte possibilità. Personalmente penso che stiamo parlando di una stagione più vicina alle 10 gare, tra 8 e 14 direi, che alle 20. Sarà più breve, forse con corse ripetute su alcuni circuiti, probabilmente a porte chiuse e sulla distanza di due giorni anziché di tre”. 

Chi potrebbe sfruttare questa riduzione? “Un campionato più breve potrebbe garantire sorprese. Il miglior esempio è prendere in considerazione una stagione di qualsiasi pilota e guardare solo otto gare consecutive. Ci sono molte variabili che entrano in gioco, la tua stagione dipende molto dalla possibilità di creare un filotto di buoni risultati. Otto gare non sono venti e faranno tutta la differenza del mondo”. 

Ultima battuta sul suo futuro: “È umano essere orgoglioso quando le persone del proprio settore riconoscono il tuo lavoro e apprezzano ciò che stai facendo. Penso che tutti sappiano quanto sono felice alla McLaren, ho grande fiducia nel progetto e nel gruppo umano. Quando ho firmato il contratto l’estate scorsa, sapevo di avere una grande sfida da affrontare. La McLaren non era nel suo momento migliore e ho dovuto guidare la squadra e fare del mio meglio per sviluppare una buona macchina. Per quanto riguarda la possibilità della Ferrari, preferisco non commentare le voci. Sono concentrato solo sulla McLaren”.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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