Ciclismo, cosa ne sarà dei giovani fermi per coronavirus? La soluzione di Davide Cassani: “Congeliamo la situazione per l’anno prossimo”

L’emergenza coronavirus ha colpito il ciclismo, non si gareggia da inizio marzo e questa situazione potrebbe protrarsi a tempo indeterminato. I professionisti potrebbero magari tornare a correre nella seconda metà di giugno e provare a disputare il Tour de France che magari verrà posticipato di un mese rispetto al programma originario. Tante squadre stanno già facendo i conti con la crisi economica e hanno già tagliato gli stipendi, è una situazione complicata per questo sport ai massimi livelli e il contesto è ancora più difficile ai piani più bassi. E per quanto riguarda il settore giovanile? Gli Under 23 che erano all’ultimo anno e che stavano cercando di diventare pro’? Di juniores e allievi cosa ne sarà? C’è un movimento fermo e tanti giovani ciclisti che non sanno cosa ne sarà del loro futuro.

Davide Cassani, CT della Nazionale Italiana, ha analizzato attentamente la situazione e ha proposto la soluzione. Questa la proposta per il prossimo anno? Gli esordienti (nati nel 2006-2007) restano esordienti. Gli allievi (nati nel 2004-2005) restano allievi. Gli juniores (nati nel 2002-2003) restano juniores. La categoria Under 23 sarà, come quest’anno, per ragazzi nati negli anni 98/99/00/01. La classe 1998 avrà dunque una nuova chance per cercare un contratto da professionisti, gli altri under 23, juniores e allievi potranno tranquillamente fare esperienza e continuare a crescere senza perdere quest’anno che, a causa di Covid-19, proporrà davvero pochissime gare.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Valerio Origo