Ciclismo
Ciclismo, Davide Cassani stila il suo decalogo per tornare in bici: “Avanti con giudizio”
Con un lungo post su Facebook, il CT della Nazionale italiana di ciclismo, Davide Cassani, ha stilato un proprio decalogo, destinato a tutti gli atleti per praticare in sicurezza questo sport con l’inizio della Fase 2, quella di convivenza con il virus, che partirà lunedì 4 maggio.
DI seguito il testo completo del decalogo stilato dal CT Davide Cassani: “AVANTI CON GIUDIZIO”.
“Sarebbe un grave delitto adesso che si aprono le porte, dimenticare tutto, perdere completamente la memoria come se nulla fosse accaduto. Sarebbe bello e ci farebbe anche molto comodo ma non è così. Purtroppo ci sono situazioni terribili e migliaia di morti in italia e nel Mondo che testimoniano la tragedia che stiamo ancora attraversando. Sarebbe un grave delitto dimenticare tutto quello che è accaduto per trovare a tutti i costi una ragione per tornare a vivere come prima. In realtà c’è il rischio di compromettere tutto quello che di buono abbiamo fatto fin qui, buttare alle ortiche gli immensi sacrifici che tutta l’ umanità è stata chiamata a fare.
Sarebbe un errore imperdonabile se, approfittando della libertà relativa che ci sarà data dal 4 maggio, abbassassimo totalmente la guardia e ci comportassimo più da incoscienti che da persone dotate di buon senso e intelligenza. Intendo dire che saremo messi alla prova perché, tra qualche giorno, ci sarà chiesto di autodisciplinarci e non rimangiarci quanto di buono abbiamo fatto fin qui.
E dobbiamo dimostrare la nostra maturità proprio nel momento in cui ci vengono allentate le briglie. Dobbiamo dimostrare che la sofferenza fin qui sopportata è servita a qualcosa.
E da lunedì si torna a fare sport. Non mi stancherò in questi giorni di raccomandare a tutti noi quel forte senso di responsabilità che ci ha contraddistinto in queste ultime settimane. Parlo di noi ciclisti, voi giovani e noi meno giovani corridori. Dobbiamo, ripeto, dobbiamo uscire da soli, senza possibilità dunque di contaminare qualcun’ altro e con la libertà di poter sudare tranquillamente, respirare in pace anche se con affanno, senza la paura di recare del male al prossimo. Andare in bici deve restare quell’ unico grande bene che ci regala l’attività motoria, la gioia di sudare con gusto, di affrontare una fatica che alla fine si risolve in un sollievo, per lo spirito e per il corpo.
Tornare a vedere le strade sarà bellissimo, cavalcarle ancora di più, ma devono essere strade che portano al benessere, ad una felicità relativa e corporale. Sudare non sarà mai stato così bello. Ma dobbiamo essere rispettosi, restare da soli, prendere con noi una mascherina è perché no, anche i guanti nel caso volessimo fermarci ad una fontana. Usiamo gli occhiali, non gettiamo via fazzoletti o carte ma teniamole in tasca, la borraccia appena tornati disinfettiamola così come le parti che tocchiamo della bici, casco compreso. Non esageriamo nelle prime uscite, un po’ di motto fa bene, troppo no.
Proviamo una volta tanto a dare retta alla grande sapienza di Alessandro Manzoni. “Adelante con huicio” è la raccomandazione che Manzoni fa dire al cancelliere spagnolo Antonio Ferrer al cocchiere della sua carrozza tra la folla minacciosa nell’anno della peste 1630:”adelante con juicio”, avanza con giudizio. Già, Il giudizio: ecco la luce della lanterna che non ci deve abbandonare mai nel nostro cammino. Soprattutto ora“.
1. PEDALA DA SOLO
2. USA I FAZZOLETTI MONOUSO
3. NON GETTARE RIFIUTI, METTILI IN TASCA
4. USA GLI OCCHIALI
5. MASCHERINA GUANTI GEL CON TE, POTREBBERO SERVIRE
6. AL RITORNO IGIENIZZA BORRACCIA BICICLETTA CASCO
7. COMINCIA CON USCITE LEGGERE
8. CERCA STRADE POCO AFFOLLATE
9. USA LA TESTA E NON SOLO LE GAMBE
10. DAI IL BUON ESEMPIO E SII PRUDENTE
IL POST SU FACEBOOK DI DAVIDE CASSANI
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roberto.santangelo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo