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Ciclismo, Domenico Pozzovivo pedala con un chiodo nella tibia: “Magari vado avanti fino al 2022”

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Domenico Pozzovivo ha firmato il miglior tempo nella terza tappa del Giro d’Italia 2020 virtuale. Il lucano ha dato spettacolo sui rulli di casa indossando la maglia della Nazionale Italiana, quella di era era la sua prima “uscita” pubblica dopo il terribile incidente dell’agosto 2019 quando venne investito da un’automobile durante un allenamento. Lo scalatore ha coperto i 26,9 km del complicato tracciato in 47’03” e lo ha fatto nonostante un chiodo nella tibia destra che deve ancora togliere. Il 37enne ne ha parlato alla Gazzetta dello Sport: “A causa dell’emergenza legata alla pandemia ho dovuto rimandare l’intervento, ma ora le cose vanno meglio e allora potrei farlo nella prima settimana di maggio“.

Domenico Pozzovivo vive in Svizzera dopo si può andare in bicicletta a differenza di quanto accade in Italia e ha preso questo periodo con grande filosofia, allenandosi da solo all’aperto. L’alfiere della NTT, ormai prossimo a una seconda laurea in Scienze Motorie, è stato molto chiaro: “Ho il contratto fino al 2021, al termine del quale avrei probabilmente smesso ma magari scopriremo che questo stop forzato mi ha allungato la carriera. Potrei continuare anche nel 2022“. Poi un parere sul possibile calendario post-pandemia: “Tour e Giro saranno alternativi, o l’uno o l’altro. Il Giro a ottobre, considerando pure il clima, non mi sembra male. Non sarà una ripartenza facile. Ma credo che gli effetti delle misure prese si vedranno“.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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