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Ciclismo, Elia Viviani: “Penso che sia venuto il momento di ricominciare”

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La parola d’ordine è una: ripresa. L’Italia è pronta a proiettarsi in vista della Fase 2 e dal 4 maggio si tornerà in qualche modo a una “normalità graduale”. E’ l’aspettativa di tutti noi e anche degli sportivi.

Tra gli atleti desiderosi di riprendere il filo del discorso interrotto c’è Elia Viviani. Il 31enne veronese, oro olimpico nell’omnium a Rio 2016 e campione europeo su strada nel 2019, non vede l’ora di salire in sella e di allenarsi in bicicletta, convinto che sia venuto il momento di farlo: “Penso sia ormai tempo di ricominciare. Il numero di persone infette ha iniziato a diminuire e noi corridori siamo un pericolo per nessuno“, le sue parole in un’intervista a L’Equipe, aggiungendo: “La bicicletta si è fermata per evitare di aumentare la pressione che pesa già negli ospedali, non perchè questo virus si è diffuso tra i ciclisti. Il numero di malati ha iniziato a diminuire, ma la ripresa delle competizioni non dipende da questo. La situazione può essere risolta con regole rigorose, ad esempio che ogni persona resti sola, e i ciclisti possono allenarsi per ore sulle strade. Possiamo fare normali allenamenti ed evitare di essere un pericolo per gli altri. Questa è la cosa più importante: ecco perchè penso sia tempo di ricominciare. Credo che nessuno parteciperà a tutti e tre i Grandi Giri. Le squadre sono composte da una trentina di corridori che, vista la situazione, non disputeranno due di queste competizioni. L’importante però è che si svolgano le gare. anche se alcuni eventi si sovrapporranno nel calendario (la Vuelta potrebbe iniziare prima della fine del Giro d’Italia, ad ottobre). Nel ciclismo moderno devi porti degli obiettivi, non possiamo partecipare a tutte le gare“, le parole del ciclista del Bel Paese.

Una stagione, come è noto, completamente sconvolta dall’emergenza sanitaria. L’UCI ha già ufficializzato che il Tour de France si correrà dal 29 agosto al 20 settembre e che i Mondiali andranno regolarmente in scena ad Aigle-Martigny nella settimana che va dal 20 al 27 settembre. Resta ancora da definire la collocazione temporale delle altre grandi manifestazioni: in tre mesi bisognerà cercare di salvare un’intera stagione e di mettere in piedi le gare di primissima fascia. Il Giro d’Italia potrebbe svolgersi dal 3 al 25 ottobre, con un finale in contemporanea alla Vuelta a España visto che la corsa iberica potrebbe scattare attorno al 21-22 ottobre e protrarsi fino a metà novembre. Bisogna riprogrammare anche le cinque Classiche Monumento e ormai le voci sono confermate, si attende soltanto l’ufficialità: Milano-Sanremo il 9 agosto, Parigi-Roubaix il 16 agosto, Giro delle Fiandre l’11 ottobre, Liegi-Bastogne-Liegi il 18 ottobre, Giro di Lombardia il 31 ottobre. In questo senso, i punti interrogativi riguarderanno dunque la preparazione. 

 

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Foto: ufficio stampa Cofidis

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