Ciclismo
Ciclismo, i Mondiali dell’Italia: Giuseppe Saronni e quella rasoiata di Goodwood che non diede scampo a Lemond
Il Campionato del Mondo di ciclismo su strada svoltosi a Goodwood, nel Regno Unito, il 5 settembre 1982, è ricordato per la portentosa fucilata con cui Giuseppe Saronni mise tutti in fila nell’ultimo chilometro. Il lombardo, quel giorno, conquistò la maglia iridata con una stoccata tutt’oggi indimenticabile. Una delle azioni più famose nella storia del ciclismo. Una prova di forza a cui nessuno seppe resistere.
Ma dietro a quel gesto tecnico c’è molto di più. Il finale del Mondiale di Goodwood è uno dei più strani e bizzarri da che la rassegna iridata esiste. Quel giorno si affronta, per diciotto volte, un circuito abbastanza facile. Poco prima del traguardo, tuttavia, vi è uno strappo abbastanza ripido ove si può fare la differenza. Lo statunitense Jonathan Boyer si trova in testa alla gara all’ultima tornata e all’imbocco di quel dentello ha un vantaggio sul plotone che potrebbe essere sufficiente per arrivare alla meta.
Saronni, mentre il gruppo allungatissimo inizia la salita, si trova in una posizione troppo arretrata. Incredibilmente, però, Francesco Moser, il suo eterno rivale, si sacrifica per riportarlo in testa al plotone. Quando Beppe arriva davanti, Boyer ha ancora un discreto vantaggio e nessuno sembra intenzionato a chiudere. Tra lo stupore generale, tuttavia, si muove un giovanissimo Greg Lemond, connazionale del battistrada.
Lemond colma il gap con Boyer, ma Saronni è lesto e gli prende la ruota. L’azzurro sfrutta il lavoro del futuro vincitore di tre Tour de France e, appena avviene il ricongiungimento con Boyer, parte in contropiede. Il resto, ovviamente, è storia. La rasoiata di Saronni è irresistibile e gli statunitensi devono ambedue alzare bandiera bianca. Lemond si dovrà accontentare dell’argento, mentre il bronzo lo conquista uno Sean Kelly all’alba di quella che sarà una carriera straordinaria.
LA FUCILATA DI GOODWOOD
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse