Ciclismo
Ciclismo su pista, Tokyo 2020: le speranze di medaglia dell’Italia. Ganna il faro dell’inseguimento a squadre, Letizia Paternoster da podio in tre gare
Sono rinviati ma non svaniti i sogni di gloria a cinque cerchi degli atleti del ciclismo su pista azzurro, in particolar modo dei due fari della nostra Nazionale, ossia Filippo Ganna e Letizia Paternoster, che nell’estate del 2021 capeggeranno l’Italia nel velodromo di Tokyo per andare alla ricerca di almeno una medaglia olimpica. Il minimo dinnanzi alle altissime chance di quattro podi nipponici per i nostri colori. Reduci da un Mondiale di Berlino dove il verbanese ha conquistato il nuovo record del mondo e la medaglia d’oro nell’Inseguimento individuale, ma anche il bronzo nella prova a squadre, mentre la trentina l’argento nell’Omnium e il bronzo nella Madison, avranno ancora più di un anno di tempo per crescere ulteriormente, e per arrivare a Tokyo con una giovane Italia più che mai agguerrita.
Filippo Ganna ha conquistato il titolo iridato nell’inseguimento individuale per la quarta volta in carriera. Il terzo titolo consecutivo per il più vincente di sempre nella storia dei Mondiali insieme al britannico Hugh Porter. Sfortunatamente, alle Olimpiadi non ci sarà l’inseguimento individuale, ma in compenso Ganna sarà la punta di diamante del quartetto azzurro nell’inseguimento a squadre. Con lui, probabilmente, ci saranno anche Francesco Lamon e Simone Consonni, e forse il giovane astro nascente Jonathan Milan, ossia il quartetto che ha conquistato il bronzo in terra teutonica; ma magari potrebbe ritornare Davide Plebani. Meglio della Nuova Zelanda e dell’Australia, ma siamo ancora indietro rispetto a un’indomabile Danimarca, che il mese scorso ha piazzato in pista la bellezza di tre record del mondo in due giorni.
A livello femminile bisognerà riscattarsi dopo la prova anonima su pista a Rio 2016. L’anno prossimo sarà sicuramente Letizia Paternoster a lanciare la sfida nipponica, dopo le due medaglie ottenute nell’ultima rassegna iridata, soprattutto l’argento dell’Omnium conquistato per il secondo Mondiale consecutivo. Sarà da tenere d’occhio anche la Madison assieme ad Elisa Balsamo. La prova della Paternoster è stata aggressiva e ben controllata. Lei è presente, giovanissima, promettente e pronta per una medaglia a Tokyo. Le donne avranno a disposizione grandissime chance per l’Omnium, l’Inseguimento a squadre e Madison, e con almeno una speranza di podio.
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lisa.guadagnini@oasport.it
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Foto: Twitter Federciclismo