Ciclismo su strada, Tokyo 2020: le speranze di medaglia dell’Italia. Vincenzo Nibali la punta, occhio a Marta Bastianelli

Alla fine la decisione, com’era ovvio che fosse, è arrivata. Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state spostate a causa del problema coronavirus e si disputeranno il prossimo anno, nello stesso periodo estivo. Una stagione in più dunque per tanti dei protagonisti. L’Italia aveva grandi speranze per quanto riguarda la prova in linea del ciclismo su strada: in casa azzurra si poteva puntare in alto sia al maschile che al femminile.

Tra gli uomini la punta non può che rimanere ad essere Vincenzo Nibali. L’azzurro ha ribadito che, nonostante i 365 giorni in più d’attendere, lui non cambierà l’obiettivo. “Personalmente non ho paura che mi sfuggano le Olimpiadi, l’anno prossimo a Tokyo ci sarò anch’io”. Su un percorso davvero durissimo lo Squalo può assolutamente dire la sua e puntare alle medaglie, a quell’oro che è clamorosamente sfuggito nel 2016 a Rio de Janeiro, quando sembrava lanciato verso la conquista. Azzurri di Davide Cassani che possono puntare in ogni caso su una squadra d’attacco: altri nomi da seguire sono quelli di Gianni Moscon, Davide Formolo, Fabio Aru e Giulio Ciccone, tutti ideali per il circuito in terra nipponica.

Molto più breve, ovviamente, e con meno salite, la prova in linea al femminile. Ci saranno comunque due strappi sul finale anche tra le donne, quindi la volata sembrerebbe in ogni caso evitata. Le azzurre di Dino Salvoldi hanno dimostrato praticamente in ogni occasione importante di potersi far valere. Può provarci, nell’ultima occasione a Cinque Cerchi della carriera, la veterana Marta Bastianelli: donna da classiche, vincitrice dell’Europeo nel 2018 e del Giro delle Fiandre nel 2019. Nome importante anche quello di Elena Longo Borghini, che alle Olimpiadi si è già esaltata agguantando il bronzo a Rio 2016: in salita è tra le più forti del circuito internazionale e può dunque fare la differenza.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Trek