Ciclismo
Ciclismo, Thomas De Gendt: “Non disputare il Tour de France sarebbe un disastro”
Thomas De Gendt non ha dubbi: la disputa del Tour de France è assolutamente vitale per il mondo del ciclismo, che in un modo o nell’altro dovrebbe tentare di salvare l’appuntamento più prestigioso della stagione. Il corridore della Lotto Soudal, intervistato dal quotidiano belga Het Nieuwsblad, ha espresso la propria opinione riguardo alla situazione anomala che stiamo vivendo e ha provato a delineare i possibili scenari futuri.
“Spero che il Tour de France possa disputarsi – ha detto De Gendt – perché molti sponsor hanno calcolato il proprio budget in base alla visibilità del Tour, che è trasmesso in televisione in centinaia di nazioni. Se il Tour fosse cancellato, penso che vedremo tante squadre abbandonare al termine dell’anno perché le loro sponsorizzazioni scomparirebbero: la situazione diventerebbe davvero triste. La mancata disputa del Tour sarebbe disastrosa per il ciclismo. Anche se può sembrare una corsa insignificante con l’emergenza coronavirus, per noi corridori è il nostro intero mondo”.
De Gendt non crede che la presenza di pubblico, se ben gestita, possa essere un fattore di rischio: “Io non vedo perché non ci possa essere gente ai lati delle strade durante il Tour. Quando le persone sono in piccoli gruppi, come alla Parigi-Nizza, e sono sparpagliate, non è per niente pericoloso, specialmente se fosse consentito l’accesso soltanto ai punti di partenza e di arrivo. L’esperienza sarebbe completamente differente, ma meglio avere un Tour modificato che non averlo affatto“.
Riguardo alla rinuncia a parte dello stipendio per aiutare la Lotto Soudal in un momento economicamente difficile, il belga ha dichiarato: “A nessuno piace perdere soldi. Hai firmato un contratto per il tuo salario e ne hai diritto ma i nostri principali sponsor stanno perdendo gran parte dei loro guadagni. Se ci attacchiamo ai nostri accordi iniziali, non ci saranno più fondi alla fine dell’anno e il team sarà in bancarotta. Qualcosa andava fatto, altrimenti non avremmo avuto una squadra per gli ultimi tre mesi della stagione”.
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antonio.lucia@oasport.it
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Foto: LaPresse