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Coronavirus, una app ci dirà se entreremo in contatto con persone malate. Garantito l’anonimato: ecco come funzionerà quella di Apple e Google

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In tutti i Paesi si stanno studiando soluzioni valide per cercare di contenere l’emergenza sanitaria di queste ultime settimane. Uno degli aspetti fondamentali è quello di ricostruire gli spostamenti delle persone positive ma il sistema non è certo efficace al cento per cento e, soprattutto, non riesce a individuare gli incontri “casuali” al bar o in metropolitana. Apple e Google stanno lavorando alacremente a un sistema più efficace.

Come funziona? Facciamo un esempio di due individui A e B che si incontrano al bar, fanno una breve chiacchierata e si salutano. Nel frattempo in completo anonimato i cellulari dei due soggetti si scambiano tramite il protocollo Bluetooth Low Energy (il nuovo protocollo Bluetooth presente ormai su tutti gli smartphone, che mantiene un intervallo di comunicazione tra due oggetti con un consumo energetico ridotto rispetto al Bluetooth tradizionale) un pacchetto di dati. Questi dati, simboleggiati da due lucchetti, non identificano né il nome e il cognome della persona né il luogo dove l’incontro è avvenuto. Pertanto, viene conservato l’anonimato. In definitiva sul cellulare di entrambi gli individui il lucchetto citato viene memorizzato. Se A risulterà positivo attraverso l’app del sistema sanitario nazionale avverte le autorità. A quel punto il suo telefono caricherà su un server tutti i lucchetti (che identificano in maniera anonima tutte le persone con cui è entrato in contatto negli ultimi 14 giorni).

Pertanto B, si interfaccerà ogni giorno con il server per controllare se uno dei lucchetti scambiati nelle ultime due settimane è positivo al test. Nel caso di questo esempio (positivo), B sarà avvisato con una notifica che è entrato in contatto con una persona rivelatasi positiva e potrà ricevere sul telefono tutte le informazioni del caso su cosa fare. Non vi sarà modo però da parte di questo utente di sapere quale sia l’individuo positivo con cui è venuto a contatto e in quale luogo. Un sistema che quindi si basa su un approccio di privacy e trasparenza che usa la sola tecnologia Bluetooth.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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