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Cosa riapre in Italia il 4 maggio: passeggiate, parchi, ristoranti, palestre, limiti per gli anziani. Le ipotesi

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Cosa riapre in Italia il 4 maggio? Se lo sta chiedendo da giorni un popolo intero, stremato da una quarantena infinita e devastato dal tragico susseguirsi di decessi quotidiani che non accenna a placarsi. Una premessa: il prossimo mese inizierà la fatidica Fase 2, ma la vita non tornerà quella che conoscevamo fino allo scorso febbraio: è bene esserne consapevoli. Bisognerà imparare a convivere con una nuova realtà, anche per molto tempo. Il Governo cercherà da un lato di garantire un lento ritorno alla normalità, ma dall’altro dovrà impedire il sorgere di nuovi focolai ed il divampare di una seconda ondata.

Andiamo a scoprire cosa potrebbe riaprire in Italia dal 4 maggio (e, in alcuni casi, anche prima) e cosa sarà consentito fare. Quelle che seguono sono tutte le ipotesi al vaglio della task force guidata da Vittorio Colao.

LIBERTA’ DI SPOSTARSI E DI FARE PASSEGGIATE

Si potrà finalmente uscire di casa senza essere muniti di autocertificazione? Il Governo ci sta lavorando, ma ovviamente vi sarebbero svariati vincoli da rispettare. Occorrerà indossare sempre la mascherina e non si potranno creare assembramenti. Non dovrebbe poter essere consentito spostarsi da una Regione all’altra, così come uscire in più di 2 o 3 persone per volta. La task force di Colao sta pensando a delle limitazioni per gli anziani (over70) ed anche per i giovanissimi (Under18). Si vocifera che possano venire riaperti sin da subito anche i parchi, anche se il ministro Speranza sull’argomento si è detto scettico e timoroso. E’ sottinteso che la libertà di spostamento potrebbe consentire nuovamente anche lo svolgimento dell’attività sportiva, purché non sia di gruppo.

BAR E RISTORANTI

Secondo quanto riporta l’Ansa, si lavora per riaprirli già dal 4 maggio. Altre fonti, come Corriere della Sera, parlano invece dell’11 maggio come ipotesi più ottimistica. E’ chiaro che l’attività di bar e ristoranti sarà stravolta rispetto al passato: occorrerà mantenere più di un metro di distanza tra i posti a sedere, creare corridoi di sicurezza per avvicinarsi al bancone, dotare i camerieri ed i cuochi di mascherine e sfruttare, ove possibile, gli spazi all’aperto. Logicamente moltissime attività, riaprendo, dovranno essere consapevoli che non potranno più ambire ai fatturati di un tempo, almeno nei prossimi mesi.

AZIENDE

Una tabella Inail ha classificato le imprese in tre fasce di rischio: basso, medio ed alto. Il Governo chiederà alle aziende di rispettare diverse norme per garantire la sicurezza dei lavoratori: utilizzo di guanti e mascherine, distanziamento di oltre un metro, pulizia degli ambienti due volte al giorno, sanificazione, dispenser disinfettati, lavoro su turni e con orari differenziati, smart working ove possibile. Chi garantirà sin da subito tutti questi requisiti, potrebbe aprire già dal 27 o 28 aprile! In pole alcuni settori considerati a basso rischio come moda, tessile, produzione di macchine e motociclette, trattamento dei rifiuti, cantieri, cave, agenzie interinali, fabbricazione mobili, metallurgia, attività immobiliari. Sui cantieri, tuttavia, il Governo appare più scettico, perché non viene ritenuto semplice garantire il corretto distanziamento tra gli operai.
Ogni azienda dovrà avere un medico di riferimento: potrà essere interno per quelle più grandi, tutte le altre dovranno fare riferimento all’ASL.

NEGOZI

Potrebbero riaprire il 4 maggio, ma è probabile che la data vari da Regione a Regione, a seconda del tasso di contagio. Di sicuro le regole da rispettare saranno stringenti. Dall’obbligo di indossare guanti e mascherine, al contingentamento delle entrate. Prepariamoci dunque a fare la fila: diventerà una prerogativa delle nostre vite.

CINEMA E TEATRI

Non riapriranno il 4 maggio. La task force ritiene opportuno rinviare tutto a settembre, ma qualcuno suggerisce di concedere una chance alle arene all’aperto, pur se con un distanziamento molto ampio e con posti limitati.

PALESTRE E PISCINE

Al momento non è prevista una data per la riapertura e quasi certamente non sarà il 4 maggio. Si tratta di ambienti promiscui, considerati ad alto rischio di contagio. Per questo si stanno studiando svariate soluzioni: dagli ingressi contingentati agli allenamenti individuali. Dimentichiamoci, anche in questo caso, le palestre a cui eravamo abituati, almeno finché non esisteranno una cura o un vaccino al male del secolo.

BARBIERI, PARRUCCHIERI, ESTETISTI

E’ uno dei nodi più controversi. C’è chi chiede di riaprirli già il 4 maggio, altri di attendere ancora. Appare quasi certo, in ogni caso, che potranno lavorare solo su appuntamento (in ogni locale il rapporto dovrà essere di un dipendente per un cliente) e solo utilizzando dispositivi simili a quelli medici, sterilizzando tutti gli attrezzi.

DISCOTECHE

Al momento resteranno chiuse e saranno una delle ultime attività a cui sarà consentito ripartire.

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Foto: Lapresse

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