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Esame di Maturità 2020: come e quando si svolgerà? Emergenza coronavirus, tutte le ipotesi: commissione interna e maxi-colloquio

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Le scuole resterranno chiuse almeno fino a dopo Pasqua in tutta Italia a causa dell’emergenza coronavirus. Roberto Speranza, Ministro della Salute, ha infatti ufficializzato, durante un’informativa al Senato, che ci sarà una proroga delle attuali restrizioni fino a lunedì 13 aprile compreso (giorno di Pasquetta) e dunque non si tornerà sui banchi prima di mercoledì 15 aprile dopo le vacanze di Pasqua ma appare altamente improbabile che Covid-19 venga sconfitto in appena due settimane e che ci siano tutte le condizioni di sicurezza per rientrare tranquillamente in aula. Tutto lascia pensare a un rinvio a maggio e non è da escludere che il rientro a scuola non avvenga proprio, nel senso che l’anno scolastico non si concluda in aula a inizio giugno, come da tradizione, ma direttamente con le lezioni on-line.

ESAME DI MATURITÀ 2020: COME SI POTREBBE SVOLGERE? TUTTE LE IPOTESI

Si naviga a vista e tutto dipende dal coronavirus ma intanto si sta già pensando all’Esame di Maturità, la prova che chiude il ciclo scolastico e di cui non si può fare a meno. Claudia Azzolina, Ministro dell’Istruzione, sta vagliando diverse possibilità e nelle prossime ore ne sapremo di più in maniera ufficiale ma intanto le ipotesi sul tavolo sembrano essere ormai abbastanza delineate come traspare da più fonti. L’intento sarebbe quello di ammettere tutti gli studenti alla Maturità, i ragazzi verrebbero poi esaminati da una commissione composta esclusivamente da professori interni che conoscono dunque il programma effettivamente svolto dai propri alunni e ci sarebbe la presenza del commissario esterno (è un format già adottato nel recente passato).

Quali prove verrebbero svolte? Si parla di un maxi-colloquio generale, lungo in termini temporali e molto approfondito su tutte le materie, che non sarbebe preceduto da prove scritte: sarebbe la soluzione di ripiego nel caso in cui non si dovesse davvero tornare a scuola in tempo utile. Se, però, l’emergenza coronavirus dovesse allentarsi allora si potrebbe rientrare in aula nel mese di maggio e schedulare il classico tema di italiano, rinunciare alla prima prova sarebbe davvero un colpo al cuore per tutto il sistema scolastico: ipotesi mercoledì 17 giugno, prima di procedere con gli orali tra fine giugno e la prima metà del mese di luglio senza svolgere la seconda prova scritta.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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