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Formula 1
F1, I grandi duelli: Lewis Hamilton vs Nico Rosberg, la storia infinita
La F1 manca agli appassionati e non potrebbe essere altrimenti. Il Covid-19 ha costretto tutti a fermarsi e ad attendere che la tempesta perfetta minimizzi i suoi effetti. Il pericolo dei contagi e il numero crescente di vittime nel mondo sono purtroppo i tratti caratterizzanti di questi giorni e sapere quando tutto sarà finito è veramente difficile.
Non si può fare altro che riavvolgere il nastro e guardare al passato. Le sfide, i confronti e i duelli sono stati il sale della competizione nel Circus e ricordando alcuni di essi non si può far altro che riportare alla mente una grande lotta, ovvero quella tra il britannico Lewis Hamilton e il tedesco Nico Rosberg. Una storia davvero particolare perché i due piloti, che dal 2013 al 2016 avevano diviso il box in Mercedes, si conoscevano già dai kart. A quei tempi le loro battaglie in pista erano sempre molto serrate e il fuoco della rivalità cominciava ad alimentarsi.
L’incendio vero e proprio però vi fu in F1. In particolare, quando si diede il via all’era dei motori ibridi, Lewis e Nico erano consapevoli di avere a disposizione una monoposto vincente, superiore alla concorrenza. Battere il compagno di squadra significava vincere il titolo. Questo, giro dopo giro, gara dopo gara, non fece altro che innalzare il livello della tensione tra i due. Dopo lo splendido duello del 2014 in Bahrein, con Hamilton vincitore, seguirono gli episodi controversi a Monaco, con Nico che replicò (probabilmente) nelle qualifiche quanto fatto da Michael Schumacher nel 2006 (per “bloccare” il team-mate) e toccò a Spa alla staccata di Les Combes il compagno di squadra, causandone il ritiro. Nell’anno successivo Hamilton fece valere il suo status di leader e i confronti a Suzuka e ad Austin lo misero in evidenza. LH44, di fatto, dimostrò la sua superiorità e i due titoli mondiali di quelle due stagioni lo confermarono.
Nel 2016 un altro Rosberg, però, si vide in pista. Nei primi quattro round arrivano quattro centri del tedesco e Lewis doveva reagire. In Spagna nel primo GP della stagione europea, Hamilton partiva dalla pole-position e aveva concrete possibilità per rosicchiare dei punti al compagno/rivale. Lo scattò al via però non fu dei migliori e il teutonico ne approfittò. Il tedesco però ebbe dei problemi nell’impostare i corretti settaggi del motore dopo il via, perdendo quindi velocità in percorrenza di curva-3. Lewis tentò dunque di riprendersi la posizione, ma la chiusura al limite del regolamento di Nico portò il britannico fuori dalla pista e nella dinamica il patatrac inevitabile: incidente tra le due monoposto.
In Canada Hamilton vinse e rifilò una ruotata al via a Nico, cosa che si era già vista negli appuntamenti citati in Giappone e negli States dell’anno prima. Nelle interviste post-gara la risposta di Rosberg fu eloquente: “La prossima volta sarà Lewis quello che finirà fuori“. Non atteso molto Nico per mettere in atto il suo proposito di vendetta e in Austria la resa dei conti arrivò nell’ultimo giro. In curva-2, il britannico tentò l’attacco sfruttando la scia all’esterno, ma Rosberg mantenne la traiettoria più favorevole, allungando la frenata anche oltre il limite, impedendo al team-mate di chiudere la sua traiettoria e colpendolo. Uno scontro che però sorrise a Lewis, visto che i danni più importanti vi furono sulla monoposto del tedesco. Hamilton trionfò, mentre Nico concluse quarto, con annessa reprimenda e due punti sulla superlicenza. L’ultimo atto ad Abu Dhabi fu quello della festa per il figlio di Keke e della rabbia per il racing driver del Regno Unito. LH44 fece di tutto per mettere in difficoltà il compagno di squadra, rallentando di proposito nel secondo e terzo settore della pista per far avvicinare i rivali, che così avrebbero potuto superare Rosberg. Il suo piano però non riuscì e Nico poté fregiarsi del suo primo e unico titolo. L’alfiere della Mercedes, infatti, decise di ritirarsi, lasciando di fatto campo libero al suo rivale.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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