Formula 1

F1, I grandi sorpassi: Nelson Piquet e l’incredibile “drifting” su Senna a Budapest ’86

Pubblicato

il

Uno dei più grandi sorpassi della storia della Formula 1 ha per protagonisti due fuoriclasse brasiliani che, per onor di cronaca, si detestavano a morte. Parliamo di Nelson Piquet e Ayrton Senna. Il sorpasso in questione si è verificato nello storico Gran Premio d’Ungheria 1986, entrato negli annali come la prima gara del Circus disputata oltrecortina e “benedetta” da questa manovra spettacolare.

Budapest, agosto 1986. La città è in subbuglio poiché, sul nuovissimo tracciato denominato Hungaroring, arriverà la Formula 1. La “Guerra Fredda” è agli sgoccioli e nell’impero comunista ormai si stanno verificando le prime aperture al mondo occidentale, pertanto l’approdo del Circus in Ungheria è un vero e proprio evento. Il Gran Premio si disputa di fronte a una folla oceanica di 200.000 spettatori. Non solo ungheresi, ma anche polacchi, cecoslovacchi e tedeschi dell’est.

Sul piano agonistico, la lotta per il Mondiale è rovente. Nigel Mansell guida la classifica iridata, ma Alain Prost, Ayrton Senna e Nelson Piquet sono ancora pienamente in lizza per la conquista del campionato. Sin dalle prove libere tutti i piloti si rendono conto che il tracciato è un autentico toboga, dove i sorpassi saranno molto difficili. Anzi, l’unico punto in cui appare veramente fattibile scavalcare un avversario è la prima curva.

Domenica 10 agosto, la gara vive su un intenso duello tra Senna e Piquet. Il brasiliano della Williams mena le danze nella prima metà di corsa, ma il più giovane connazionale della Lotus gestisce meglio le gomme e riesce a prendere il comando dopo il pit-stop. A due terzi della distanza Ayrton è in testa, ma Nelson non ci sta e aumenta la pressione di sovralimentazione del suo motore Honda, riavvicinandosi rapidamente al rivale.

All’inizio del 55° giro, Piquet lancia il suo attacco, ovviamente buttandosi all’interno dell’avversario alla prima piega. Lo passa, ma non riesce a gestire l’eccessiva velocità di ingresso curva. La sua ruota posteriore destra si blocca e la Williams finisce lunga, consentendo a Senna, che invece ha impostato una traiettoria più ortodossa, di riprendere il comando. Alla tornata seguente Ayrton, memore dell’accaduto, difende l’interno già sul rettilineo, disinnescando qualsiasi velleità di Nelson. Al 57° passaggio la situazione si ripete, ma a quel punto Piquet tenta una mossa apparentemente folle, ovvero il sorpasso all’esterno!

Il carioca tiene giù il piede sino all’ultimo istante utile, passando il paulista. Come avvenuto in precedenza, la ruota posteriore della Williams si blocca, ma stavolta Nelson se l’aspetta e usa la situazione a suo vantaggio, effettuando un’incredibile doppia derapata controllata, chiudendo così la traiettoria a Senna e prendendo il comando! Piquet è talmente soddisfatto per la manovra da alzare subito il pugno in segno di trionfo, d’altronde è stato capace di controllare la sua Williams FW11, un mostro di oltre 540 kg spinto da un V6 biturbo, come se fosse un go-kart! Ayrton, scottato per l’accaduto, non ci sta e cerca in tutti i modi di rendere pan per focaccia al più esperto connazionale. Tuttavia, nonostante lo segua come un’ombra per quasi venti giri, non riesce mai a lanciare un attacco degno di nota.

Così Piquet vince il primo Gran Premio d’Ungheria della storia rendendolo memorabile grazie a un sorpasso strepitoso, del quale dopo la corsa dirà: “Avevo già tentato di sorpassare Senna due volte, ma in entrambi i casi era riuscito a bloccarmi. Ho capito che dovevo prendermi un rischio. Diciamo che ho guidato al 130% del mio limite in quella manovra un po’ folle. Sapevo che, uscendo dalla traiettoria ideale, sarei finito sulla parte scivolosa della pista, ma quale altro modo avrei avuto di sorpassare un avversario così ostico? Per fortuna sono riuscito a controllare la mia monoposto!”. Per fortuna davvero, perché in questo modo ha potuto completare una delle manovre più difficili e spettacolari di sempre.

[sc name=”banner-article”]

paone_francesco[at]yahoo.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Wikipedia

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version