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F1, la stagione partirà il 5 luglio? Il Gran Premio d’Austria dà la propria disponibilità (a porte chiuse)

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Sarà il 5 luglio la data ufficiale della partenza del Mondiale di Formula Uno 2020? Lo scenario inizia a farsi più concreto, con il Red Bull Ring che si conferma disponibile per dare il via ad una annata che, ad ogni modo, si annuncia quanto mai tribolata e ancora in via di definizione. Purtroppo la pandemia del coronavirus ha reso impossibile il via ufficiale che era fissato nel weekend del 15 marzo a Melbourne con il Gran Premio d’Australia, dando poi il via a svariate ipotesi, la peggiore delle quali parlava senza mezzi termini di cancellazione completa della stagione.

A quanto sembra, invece, il primo appuntamento del Mondiale 2020 potrebbe essere stato individuato nel Gran Premio d’Austria del 5 luglio. Le conferme, arrivano direttamente dal Red Bull Ring. Un primo passo che, nelle idee di Liberty Media e scuderie, dovrebbe andare a comporre un calendario di circa 15 appuntamenti per non inficiare la competizione e, sopra ogni altra cosa, per non mettere in ginocchio a livello economico il Circus.

A seguito della prova austriaca, la priorità per le gare da recuperare, come riporta la Gazzetta dello Sport, andrebbe a Bahrein (che diverrebbe la penultima prova prima di Abu Dhabi), Cina e Vietnam (che attende con grande impazienza il primo storico Gran Premio della propria storia). Nella giornata di ieri, inoltre, il vice-cancelliere d’Austria, e ministro dello sport, Werner Kogler, ha spiegato che si potrebbe far disputare la gara del Red Bull Ring “… a porte chiuse. Penso che sia un piano realizzabile”.

Una prima boccata d’ossigeno per un mondo che rischia davvero il crack a livello economico sotto molteplici punti di vista. In primo luogo tutto ruota attorno a Liberty Media. I soldi che le squadre mettono in tasca arrivano dal fatturato di quest’ultima (che incassa oltre il 40% dagli organizzatori locali). Proprio per questo motivo mercoledì F1 e team si riuniranno per discutere sul budget e sul calendario. Questo secondo punto sarà decisivo. Garantire almeno 15 corse significherà non dovere andare a ridiscutere i contratti con le emittenti televisive per quanto riguarda i diritti tv.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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