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F1, quando inizia il Mondiale? Possibili 4 gare a luglio! Ma senza sviluppo il rischio è di vedere risultati in fotocopia

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Si corre o non si corre? La F1 sfoglia la margherita, ma la decisione non è strettamente legata alla propria volontà. La pandemia globale, infatti, ha un po’ preso il toro per le corna e ha costretto tutti a una strategia difensiva e di contenimento. Facendo un riferimento a qualcosa di calcistico, l’approccio allo stato attuale delle cose è molto “trapattoniano”, prendendo spunto dal modo tipico di giocare delle squadre allenate dal celebre Giovanni Trapattoni.

Uscendo dal rettangolo verde, delle novità nel Circus sono arrivate nella giornata di ieri: l’annullamento del GP di Francia previsto al termine di giugno, la disputata del GP di Gran Bretagna (19 luglio) a porte chiuse e la volontà di Liberty Media di iniziare l’avventura iridata il 5 luglio in Austria: “Siamo sempre più fiduciosi sull’andamento dei nostri piani per iniziare la stagione quest’estate. Il nostro obiettivo è iniziare la stagione in Europa a luglio, sfruttando anche i mesi di agosto e settembre, con la prima gara che si svolgerà in Austria dal 3 al 5 luglio“, le parole di Chase Carey, n.1 del colosso americano delle telecomunicazioni.

L’idea è dunque quella di disputare quattro GP nel mese di luglio e vi potrebbero essere concrete possibilità di due fine settimana consecutivi in terra austriaca e due sul circuito di Silverstone. Il target è quello di completare tra le 15 e le 18 corse quest’anno, ben sapendo che il campionato per essere valido dovrà vederne almeno otto. La F1, però, si aspetta di portarne a termine molte di più e per questo ci potrebbe essere un luglio piuttosto intenso.

Che cosa ci si potrebbe aspettare in pista, parlando di equilibri, in un contesto del genere? Indubbiamente, la ripetitività serrata dei round non consentirà alle squadre di apportare sviluppi sostanziali da un weekend all’altro, anche se il logico vantaggio sarà una messa a punto più efficiente. Non è originale considerare la Mercedes favorita, essendo quella con la base più prestazionale. Una sequenza di gare così strutturata potrebbe quindi permettere al team di Brackley di confermare quella superiorità emersa nei test, anche se alcuni problemi di affidabilità avevano intaccato le proprie certezze.

E la Ferrari? Stando alle dichiarazioni del Team Principal Mattia Binotto e di Sebastian Vettel, la SF1000 è una macchina migliore rispetto alla vettura dell’anno scorso in ottica gara, mentre fatica non poco a estrapolare la prestazione pura. Un problema che a Maranello dovranno risolvere e un format di questo tipo potrebbe non sorridere al Cavallino Rampante, considerando molto pericolose sia la Red Bull che la Racing Point, in grande spolvero nel corso delle prove catalane e tremendamente simile (per non dire identica) alla W10 Mercedes dell’anno passato. Le due monoposto rosa del messicano Sergio Perez e del canadese Lance Stroll, pertanto, meriteranno una certa attenzione.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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