Ciclismo
Fiorenzo Magni, il Leone delle Fiandre. La leggenda dei tre successi consecutivi tra il 1949 e il 1951
Fiorenzo Magni, il terzo uomo, l’unico in grado di “intromettersi” nella rivalità tra Fausto Coppi e Gino Bartali. Toscano di Vaiano, cresciuto con la bici nel sangue, duro come gli anni in cui ha corso, con l’esplosione della sua carriera nel secondo dopoguerra. Magni, il primo italiano a trionfare al Giro delle Fiandre dopo 32 anni di dominio belga, ma soprattutto il vero Leone delle Fiandre, il suo appellativo così caro, nato dopo la tripletta consecutiva nella Ronde del 1949-1950-1951.
Nel 1948 aveva già tentato l’impresa al Fiandre, ma dovette aspettare ancora un anno e una corsa quasi solitaria con la sua squadra, la Wilier Triestina, che in precedenza gli aveva detto che se avesse voluto ritentare la vittoria, si sarebbe dovuto arrangiare. Così, nel 1949, salì sul treno per Gand col fidato gregario Tino Ausenda. Una gara senza assistenza. Nonostante le difficoltà, Magni partì subito a tutta, con un gruppetto di fuggitivi, per poi scattare, tutto solo, sul pavé. A 15 chilometri all’arrivo un gruppetto lo raggiunse. Gli bastò riprendere fiato, energia, per poi scatenarsi nella volata finale, quella trionfale dinnanzi ai belgi Valère Ollivier e Briek Schotte.
Arrivò la doppietta nel 1950, ma soprattutto la tripletta nel 1951, transitando in solitaria sul traguardo di Wetteren dopo una fuga di ben 75 chilometri. Un successo tuttora ineguagliato, soprattutto per il vantaggio sul secondo classificato di quel giorno, il francese Bernard Gauttier, giunto a 5’35”, e con un margine di ben 10’32” sul terzo, Attilio Redolfi. In tanti negli anni successivi sono riusciti ad ottenere il tris, come Johan Museeuw o Tom Boonen, ma mai nessuno lo ha fatto in tre anni consecutivi. Per questo motivo gli venne dato il soprannome di Leone delle Fiandre. Magni se n’è andato il 19 ottobre 2012, a quasi 92 anni, e con lui anche una leggenda intramontabile.
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lisa.guadagnini@oasport.it
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Foto: LaPresse