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Ginnastica artistica, Tokyo 2020: le speranze di medaglia dell’Italia alle Olimpiadi 2021. Le Fate e Marco Lodadio all’assalto

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Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state rinviate al prossimo anno a causa dell’emergenza coronavirus, il posticipo di dodici mesi cambia molte carte in tavola perché in questo lasso di tempo potrebbero mutare i valori in campo senza dimenticare che bisogna ancora decidere se subentrerà il nuovo Codice dei Punteggi e se potranno partecipare regolarmentare le 16enni e i 18enni. L‘Italia si presenterà comunque con grandissime ambizioni in Giappone e andrà a caccia di risultati importanti, le speranze di medaglia non mancano e si può davvero sognare in grande.

Le Fate hanno emozionato agli ultimi Mondiali conquistando uno storico bronzo nella gara a squadre, Enrico Casella ha tra le mani una formazione fortissima con cui può fare saltare il banco e l’obiettivo è quello di salire sul podio a cinque cerchi: l’Italia ha festeggiato soltanto un alloro olimpico nel settore femminile, risale addirittura ad Amsterdam 1928 quando le “Ragazze di Pavia” gioiorono per un bellissimo argento. Preistoria della Polvere di Magnesio. Giorgia Villa e compagne hanno i mezzi per poter battagliare con USA, Russia, Cina, Francia, Canada, Giappone e le altre big del movimento internazionale: mettersi al collo una medaglia non è così impossibile ma servirà la gara perfetta come quella vista durante l’ultima rassegna iridata. Il rinvio di un anno può indubbiamente frenare gli entusiasmi, le azzurre meritavano di giocarsi le loro chance quest’estate ma il posticipo permetterà di allenarsi di più, di migliorare gli esercizi e di altare le note di partenza.

Attenzione anche a livello individuale perché Giorgia Villa se la può giocare nell’all-around ma è anche una mina vagante alla trave, Alice D’Amato è un portento alle parallele asimmetriche (già bronzo agli Europei) proprio come Elisa Iorio, Asia D’Amato potrebbe anche avere a disposizione i due salti al volteggio. Vanessa Ferrari merita un capitolo a parte ma deve ancora qualificarsi e ogni discorso è prematuro, sicuramente la bresciana darà tutto per l’agognata medaglia a cinque cerchi al corpo libero ma prima bisognerà superare la concorrenza interna di Lara Mori nel percorso di qualificazione.

Per quanto riguarda il settore maschile ci si affiderà a Marco Lodadio che può tranquillamente puntare al bersaglio grosso: l’oro olimpico è nel mirino del Cavaliere del Castello che negli ultimi anni si è migliorato costantemente vincendo un bronzo e un argento ai Mondiali, un argento agli Europei e l’oro agli European Games. Un anno in più di lavoro permetterà al laziale di affinare il suo esercizio e di prepararsi a una battaglia campale con l’obiettivo di salire sul trono a 25 anni di distanza dalla magia di Jury Chechi.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Simone Ferraro/FGI

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