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Ciclismo

Giro delle Fiandre 1967: l’impresa impossibile di Dino Zandegù

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Dino Zandegù fu uno dei migliori velocisti italiani a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70 del secolo scorso. Nativo di Rubano, in provincia di Padova, Zandegù era un atleta molto rapido, ma capace anche di cavarsela su tracciati impegnativi. A lungo è stato il rivale di un altro sprinter veneto, vale a dire il vicentino campione del Mondo a Gap nel ’72 Marino Basso. Negli anni passati nella massima categoria del ciclismo mondiale, Dino vinse sei tappe al Giro e la prima Tirreno-Adriatico. Il suo successo più prestigioso, però, fu il Giro delle Fiandre del 1967.

A quella gara Zandegù partecipa in maglia Salvarani come vice di Felice Gimondi. Il favorito numero uno è il neanche 22enne Eddy Merckx, reduce dai trionfi alla Milano-Sanremo e alla Gand-Wevelgem. La giornata sarà ricordata per la temperatura glaciale. Pioggia mista a neve si abbatte sui corridori durante tutta la manifestazione. Dino, che gode di uno stato di forma celestiale, si incolla alla ruota del Cannibale e non la molla per decine e decine di chilometri. A un certo punto i due restano soli in testa insieme a un altro belga, il veterano Noel Foré, già vincitore non solo del Giro delle Fiandre, ma anche della Parigi-Roubaix.

Eddy, il quale è stato il più generoso dei tre, di colpo ha un passaggio a vuoto a pochi chilometri dalla metà. Zandegù se ne accorge e lo attacca. Merckx, in difficoltà per via dei troppi sforzi fatti, va in leggera crisi e perde le ruote degli altri due. Verrà raggiunto da Gimondi, Barry Hoban e Willy Monty e non appena ritroverà qualche energia si renderà protagonista di un inseguimento furioso. Per lui, però, ormai è tardi. Dino ha saputo cogliere il momento giusto e se ne è andato con Foré a ruota. Noel, all’epoca 34enne, è ormai arrivato alla fine di una carriera eccellente. Non ha i mezzi per contrastare il più giovane e grintoso Zandegù.

Allo sprint, per il veneto, è un gioco da ragazzi. Zandegù si fa tutta la volata in testa e Foré non riesce nemmeno ad affiancarlo. Dino, con una prestazione da applausi, si laurea vincitore del Giro delle Fiandre 1967. Una gara in cui ha trionfato unendo gambe, testa e un intuito formidabile. Merckx, che in un breve lasso di tempo ha ritrovato energie che sembrava non avere più, conquista senza troppi patemi il terzo posto. Anche lui, però, complici taluni errori di gioventù, quel giorno si deve arrendere all’asso padovano.

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luca.saugo@oasport.it

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Foto: Wikipedia

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