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Giro d’Italia 2006: la consacrazione di Ivan Basso

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Il punto più alto prima di toccare il fondo e poi rinascere. Una carriera molto altalenante quella di Ivan Basso, che, dopo due podi al Tour de France tra 2004 e 2005, era riuscito ad arrivare in vetta al Giro d’Italia, vincendolo nel 2006, prima di doversi fermare a causa dei problemi con il doping e nel dettaglio con l’Operation Puerto. Nel 2010 però, in maglia Liquigas, un altro trionfo sulle strade del Bel Paese.

Torniamo alla Corsa Rosa di quattordici anni fa. Il varesino, in maglia CSC, riuscì a fare il vuoto come poche volte si era visto in quelle stagioni. Uno strapotere fisico e mentale a quei tempi per il lombardo che non lasciò il minimo spazio a nessuno degli avversari. Dopo le prime sei tappe tutt’altro che complicate, infatti, Basso agguantò il simbolo del primato e lo portò avanti fino a Milano.

Addirittura tre le vittorie parziali per il varesino, che in montagna strapazzò i rivali: quella al Passo Lanciano, quella al Monte Bondone e quella all’Aprica, dove non mancarono le polemiche con Gilberto Simoni. Proprio il veterano della Saunier Duval – Prodir salì sul podio, in terza posizione, mentre in piazza d’onore giunse l’iberico José Enrique Gutiérrez: a dar spavento però i distacchi, con il primo degli inseguitori ad oltre 9′ e la top-5 che praticamente si chiuse a 20′ dalla vetta.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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