Ciclismo
Giro d’Italia 2007: la maglia rosa di Danilo Di Luca. Il Killer in trionfo tra le strade di Milano
Un corridore forse da censurare, vista la doppia positività all’antidoping e la squalifica a vita (la prima per un ciclista italiano). Nella carriera resta un’impresa, tra le tante vittorie, davvero da ricordare e che, fino a prova contraria, risulta pulita: quella del Giro d’Italia 2007. Danilo Di Luca, soprannominato Killer di Spoltore, tredici anni fa diede spettacolo sulle strade della Corsa Rosa ed andò a prendersi il trionfo a Milano.
Annata da sogno il 2007 per l’abruzzese che in primavera si piazzò sul podio all’Amstel e alla Freccia, trionfando poi clamorosamente alla Liegi-Bastogne-Liegi. Una condizione straripante per il corridore della Liquigas che si presentò alla partenza del Giro da Caprera come uno dei favoriti principali. La strada gli diede subito ragione: vinta la cronometro a squadre, vinta la tappa di Montevergine di Mercogliano e Maglia Rosa fino alla quinta frazione (persa poi a causa di una fuga bidone).
Con l’arrivo delle montagne però Di Luca tornò in vetta, trionfando ancora: spettacolare la sfida con Gilberto Simoni sul traguardo di Briançon. La cronoscalata di Oropa diede ancora più margine al Killer di Spoltore, con gli avversari che non sono praticamente mai riusciti ad impensierirlo. Il rivale più agguerrito è stato il giovanissimo Andy Schleck, lussemburghese in forza alla CSC, Maglia Bianca e secondo in classifica generale.
Neanche la cronometro individuale a fine Giro in quel di Verona, il vero punto debole di Di Luca, impensierì l’abruzzese che gestì la situazione con calma ed il giorno successivo trionfò sulle strade di Milano.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse