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Giro d’Italia 2021: organizzatori al lavoro per la prossima edizione, le anticipazioni sul percorso

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La situazione attuale, il lockdown del nostro Paese, l’impossibilità di sapere quando potremo tornare alla nostra vita di sempre, si sta ripercuotendo su ogni singolo settore, compreso quello sportivo e organizzativo delle varie competizioni. Una citazione d’obbligo spetta al Giro d’Italia 2020, rinviato a data da destinarsi. Anzi, se la situazione lo consentirà, potrebbe trovare una nuova collocazione in autunno, precisamente nel mese di ottobre. Contemporaneamente però, RCS Sport dovrà scendere in campo anche per pianificare l’edizione del 2021, di cui sono già trapelate alcune chicche interessanti. 

La grande partenza è già stata ufficializzata e avverrà dalla Sicilia. Sfortunatamente il Giro di Sicilia previsto lo scorso 1 aprile, è ufficialmente saltato, ma a quanto pare l’Isola del Sole tornerà tra poco più di un anno a splendere e ad ospitare l’evento sportivo più importante del nostro Paese. Questa grande partenza verrà comunque anticipata (salvo ulteriori problemi) dalle tre tappe siciliane dell’edizione 2020: Monreale-Agrigento, Enna-Etna, Catania-Villafranca Tirrena. Comunque sia, manca tuttora il nome della città che ospiterà la tappa inaugurale della Corsa Rosa 2021, anche se è già stata ipotizzata Messina, per omaggiare l’idolo di casa Vincenzo Nibali.

Successivamente, anche se non è ancora certo, si potrebbe passare dalla Campania, vista la mancata inclusione della regione nel Giro di quest’anno. L’ipotesi è di una tappa in Valle Telesina, coinvolgendo dunque la zona del beneventano. Altre indiscrezioni parlano di un omaggio al sommo poeta Dante Alighieri, visto che l’anno prossimo ricorrerà il settimo centenario della sua morte. Le città coinvolte potrebbero essere Ravenna, Firenze e Verona. Anche l’Umbria ambisce ad ospitare almeno una tappa del Giro 2021, con in testa, su tutte, Foligno e Perugia.

E le montagne? Potrebbe esserci l’esordio del Monte Lussari, la vetta tarvisiana, famosa principalmente come impianto sciistico. Ci dovrebbe essere già un accordo con la regione del Friuli-Venezia-Giulia. Invece, alcune amministrazioni venete della provincia di Belluno si sono già mosse per portare il Giro ad Alpago, Chies e Tambre; insomma, intorno al Lago di Santa Croce. L’ipotesi più fondata è quella di una tappa con arrivo al Nevegal, e poi una cronoscalata attorno al comprensorio dell’Alpago.

Per finire, rimanendo in Veneto, Padova si è candidata ufficialmente per ospitare una cronometro o un arrivo di tappa, dopo più di vent’anni di assenza dal Giro. Inoltre potrebbero essere coinvolte anche le vicine Abano e Montegrotto Terme, ipotizzando una cronometro sui Colli Euganei.

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lisa.guadagnini@oasport.it

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Foto: Lapresse

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