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Ciclismo
Giro d’Italia e Tour de France: il nuovo calendario li rende ancor più incompatibili. Possibile l’accoppiata Grande Boucle-Vuelta
Se la bozza di calendario pubblicata dall’UCI dovesse concretizzarsi, tra Giro d’Italia e Tour de France dovrebbe esserci un periodo di stacco decisamente breve. Teoricamente questo non sarebbe un problema insormontabile per chi volesse provare a fare la doppietta. Con una preparazione mirata che permetta di entrare in condizione sul finire della Corsa Rosa, si potrebbe poi giungere in grande spolvero alla Grande Boucle. In passato, oltretutto, le due gare erano più vicine e doppiarle, numeri alla mano, era più semplice.
Quando Jacques Anquetil e Fausto Coppi facevano le loro doppiette, le due corse erano separate da meno di tre settimane. Nel caso del doppio trionfo del normanno nel 1964, inoltre, vi erano appena quindici giorni a dividere Giro d’Italia e Tour de France. Il vero problema è che in quest’ipotetica bizzarra stagione che ci aspetta, in mezzo tra Giro d’Italia e Tour de France ci saranno i Campionati del Mondo. Dato che la rassegna iridata presenta un percorso che strizza l’occhio soprattutto a passisti-scalatori e grimpeur, molti, tra coloro che faranno classifica al Tour, vorranno essere al via, e riuscire a fare tutte e tre le gare al top nell’arco di due mesi è un’impresa decisamente impervia.
Più semplice, teoricamente, fare Tour de France e Vuelta. La corsa spagnola si svolgerà a novembre e avrà, molto probabilmente, una durata ridotta tra i sedici e i diciotto giorni. Un taglio delle tappe, a ogni modo, ridurrà il pregio della gara che si snoda lungo la penisola iberica, la quale, peraltro, è da sempre considerata, per motivi innanzitutto di anzianità, il grande giro meno prestigioso.
Considerando che molti potrebbero fermarsi già a fine ottobre per iniziare a preparare il 2021 che non dimentichiamo essere diventato anno olimpico, non sarà facile nemmeno per la Vuelta riuscire ad attrarre i nomi di grido reduci dal Tour de France. Alcuni, come ad esempio Tom Dumoulin, hanno dichiarato di star prendendo in considerazione l’idea di fare il grande giro spagnolo, ma chiaramente molto dipenderà poi dai risultati di questi atleti nella Grande Boucle.
Storicamente chi va forte in Francia poi difficilmente si presenta in Spagna. Anzi, non è raro assistere a corridori che programmano ambedue a inizio stagione, ma successivamente danno forfait dopo aver ottenuto un ottimo risultato sulle strade della Grande Boucle. Spicca l’esempio di Cadel Evans nel 2011, il quale, dopo aver vinto il Tour, rinunciò a una Vuelta che era nei suoi piani da inizio stagione.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo