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Judo, chi è Bright Maddaloni: un giovane esplosivo che può rinverdire i fasti di una famiglia gloriosa

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Dopo Giuseppe (un titolo olimpico, due europei e uno italiano), Laura (tre vittorie agli Assoluti) e Marco (quattro titoli italiani senior), potrebbe presto aggiungersi il nome di un altro Maddaloni nell’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di judo. La gloriosa famiglia napoletana potrebbe infatti tornare nuovamente protagonista con Bright Maddaloni, figlio adottivo di Giovanni, già capace di mettersi in mostra con i primi successi nelle categorie giovanili.

Nato in Austria il 5 maggio 2003 da padre ivoriano (tornato successivamente in Patria) e madre nigeriana (con altri figli e piena di difficoltà), viene adottato all’età di due anni dalla famiglia Maddaloni dopo essersi fatto notare per la sua vivacità da Giovanni in un ristorante. Bright pratica presto judo sotto la guida del padre-allenatore nella mitica palestra “Star Judo Club” di Scampia, a Napoli, fino a cominciare a raccogliere i primi risultati di rilievo nel 2017 con la conquista del titolo italiano esordienti. Estremamente corretto ed educato con tutti, quando è il momento di salire sul tatami per combattere si scatena senza aver paura di nessuno, dimostrando una classe ed un’esplosività non indifferenti.

Grazie a questo atteggiamento e al lavoro svolto in allenamento, nel 2019 Bright si aggiudica in rapida successione il Trofeo Alpe Adria a Lignano Sabbiadoro e soprattutto il Campionato Italiano Cadetti a Ostia nella categoria -81 kg. Prima dell’inizio dell’emergenza Coronavirus (con la conseguente sospensione di tutti i tornei almeno fino a fine aprile), il 16enne campano comincia nel migliore dei modi la stagione 2020 trionfando in maniera dominante a Follonica in una tappa dell‘European Cup Cadetti. Un cammino devastante ed impressionante, caratterizzato da un solo incontro vinto per waza-ari (al primo turno) e da quattro combattimenti chiusi per ippon tra cui la finalissima contro il temibile serbo Miljan Radulj (quinto nel 2019 al Mondiale Cadetti). Sicuramente è ancora troppo presto per pronosticare una carriera radiosa e ricca di successi, ma nel frattempo sarà molto interessante seguire la sua crescita specialmente in vista del prossimo triennio che porterà all’Olimpiade di Parigi 2024.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: EJU

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