Judo
Judo, i migliori 5 emergenti U20 del mondo. Bekauri futura stella georgiana, Giappone fucina di talenti
Con tutte le competizioni internazionali sospese almeno fino alla fine di giugno a causa dell’emergenza Coronavirus, il World Tour di judo è di fatto in pausa forzata per almeno altri due mesi in attesa di capire se ci potranno essere le condizioni di ricominciare a gareggiare regolarmente nella seconda parte dell’estate oppure (più probabilmente) ad autunno. Sperando di rivedere al più presto gli atleti impegnati in gara, sfruttiamo questo periodo di stop per analizzare i possibili nuovi crack del judo mondiale.
Nell’ultimo biennio abbiamo già potuto ammirare l’improvvisa esplosione di alcune giovanissime fuoriclasse capaci di arrivare sul trono iridato ancor prima di compiere 19 anni come per esempio le giapponesi Akira Sone (+78 kg) e Uta Abe (-52 kg), oltre all’ucraina Daria Bilodid (-48 kg). Queste ragazze, tutte nate nel 2000, non fanno dunque parte dei migliori cinque emergenti U20 al mondo perché di fatto hanno vinto almeno un Mondiale Senior affermandosi già come migliori interpreti del momento nelle rispettive categorie. Di seguito l’elenco dei cinque migliori judoka emergenti nati dopo il 1° gennaio 2000 (in ordine dal più giovane al più anziano).
Ai Tsunoda (Spagna)
Ha festeggiato ieri (19 aprile) il suo 18° compleanno ma si è già ritagliata uno spazio importante nel circuito maggiore, categoria -70 kg, con un terzo posto nel Grand Prix di Tel Aviv ed un quinto nel Grand Slam di Dusseldorf a inizio stagione sconfiggendo tra le altre la svedese Bernholm (ottava nel ranking) e l’austriaca Polleres (n.6 al mondo). L’anno scorso, a livello giovanile, l’iberica classe 2002 ha vinto tutto quello che c’era da vincere tra i cadetti (Campionati Spagnoli, Europei, EYOF e Mondiali) portando anche a casa un argento nella rassegna continentale juniores (contro avversarie fino a tre anni più grandi).
Szofi Ozbas (Ungheria)
Classe 2001, compirà 19 anni il prossimo 19 ottobre ed ha alle spalle una carriera giovanile sensazionale in cui le è mancato solo un oro mondiale cadetti per vincere almeno una volta tutti i grandi eventi internazionali in calendario. La magiara, in ordine cronologico, si è imposta agli Europei Cadetti (a 15 anni) nel 2017, alle Olimpiadi Giovanili nel 2018, agli Europei Junior, ai Mondiali Junior e agli Europei U23 in un 2019 da sogno. Anche grazie all’ottimo settimo posto raccolto nel circuito maggiore questa stagione a Dusseldorf, Szofi si trova pienamente in corsa per la qualificazione olimpica nei -63 kg.
Wakana Koga (Giappone)
Classe 2001, in una categoria (-48 kg) dominata dal fenomeno ucraino Daria Bilodid il Giappone può contare soprattutto in prospettiva su un tris di atlete di livello stellare che proveranno a battere la nativa di Kiev negli appuntamenti più importanti. Oltre alla n.3 al mondo e vice-campionessa iridata in carica Funa Tonaki (selezionata per le Olimpiadi prima del rinvio di un anno dei Giochi), la selezione nipponica ha a disposizione un talento cristallino come Wakana Koga capace di dominare i Mondiali Junior e raccogliere due podi pesantissimi nei due Grand Slam più competitivi dell’anno nel giro di quattro mesi.
Aiko Watanabe (Giappone)
Classe 2000, può essere un azzardo inserirla in questa lista alla luce delle sue poche apparizioni nelle manifestazioni giovanili internazionali più importanti (in cui non veniva schierata dal Giappone a causa di una concorrenza interna spaventosa), tuttavia il successo ottenuto agli ultimi Campionati Nazionali Junior nella categoria -48 kg è estremamente significativo. Watanabe è infatti stata in grado di battere in finale a Saitama la più quotata connazionale Wakana Koga, dimostrando di possedere il potenziale per competere ad alti livelli nel circuito maggiore.
Lasha Bekauri (Georgia)
Classe 2000, unico rappresentante del settore maschile in questa lista. Il georgiano gareggia nei -90 kg ed è riuscito a concludere la sua carriera giovanile chiudendo il cerchio, vincendo dunque almeno una volta tutti i grandi eventi internazionali a cui ha partecipato. Il suo secondo titolo iridato junior, ottenuto l’anno scorso a Marrakech, gli ha inoltre permesso di partecipare al Masters di fine anno riservato ai migliori 36 classificati del ranking mondiale. A Qingdao, gli appassionati di judo hanno potuto assistere allo show di una futura stella del judo globale, capace di vincere il “torneo dei grandi maestri” al primo tentativo a soli 19 anni battendo nel suo cammino tra gli altri il n.1 al mondo (e campione iridato nel 2018) Sherazadishvili ed il campione del mondo in carica Noel Van T End.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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Foto: IJF