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Liegi-Bastogne-Liegi 1982: l’impresa della carriera di Silvano Contini. Digiuno italiano interrotto dopo 17 anni

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A cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80 del secolo scorso, Silvano Contini era uno dei prospetti azzurri più quotati. A 22 anni, nel 1979, vinse due gare prestigiose come Giro del Lazio e Giro del Piemonte e si piazzò al quinto posto al Giro d’Italia. Nelle tre stagioni successive colse ben ventuno successi e raggiunse il suo apice nel 1982. In quell’annata, infatti, Contini accarezzò anche il trionfo nella Corsa Rosa, nella quale conquistò ben tre tappe e vestì la maglia rosa per un giorno. In classifica generale fu terzo, battuto da Bernard Hinault e dal compagno di squadra Tommy Prim. Silvano, in quel momento, sembrava lanciato verso una carriera straordinaria, ma nel 1983 il suo rendimento calò drasticamente. Rimase un ottimo atleta, ma non toccò più i picchi di quel primo lustro tra i professionisti.

Oltre a essere un ottimo corridore da corse a tappe, Silvano, che disponeva di caratteristiche che gli permettevano di eccellere in più campi, fu anche un asso nelle classiche. Nel 1979 giunse secondo al Giro di Lombardia, superato in una volata a due da quel Bernard Hinault che per lui fu come un incubo. Conquistò, inoltre, svariate prove in linea del calendario nazionale, oltre alle due sopraccitate spiccano un altro Giro del Lazio nel 1983 e la Coppa Placci nel 1985, all’apice del suo splendore. Il trionfo più prestigioso, però, lo colse in campo internazionale e proprio nel suo magico 1982, quando si impose alla Liegi-Bastogne-Liegi.

La Doyenne diverrà tra gli anni ’90 e gli anni 2000 una corsa cara agli italiani. Per decenni, tuttavia, i corridori azzurri l’hanno ignorata, dando maggiore importanza alla Freccia Vallone, la quale un tempo godeva di uno status decisamente superiore rispetto a quello attuale. Tra il 1966 e il 1981, solo un atleta nostrano era andato a podio nella grande classica belga, vale a dire Francesco Moser nel 1978.

Silvano, a ogni modo, interruppe un digiuno che durava dal 1965 con una vittoria da grande corridore. In una giornata funestata dal maltempo, condizione che amava, entrò in un tentativo di quattro atleti comprendente i belgi Alfons De Wolf, al tempo vincitore in carica di Milano-Sanremo e Giro di Lombardia, e Claude Criquielion e lo svizzero Stefan Mutter, secondo l’anno prima proprio alla Liegi. Il quartetto andò al traguardo e con uno sprint regale Contini riuscì a mettersi dietro tutti i rivali.

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luca.saugo@oasport.it

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Foto: Sitodelciclismo.com

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