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L’Italia è grande: Atene 1997, la marcia trionfale dell’indimenticata Annarita Sidoti

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Piccola, minuta, uno scricciolo ma allo stesso tempo una leonessa, in pista, in strada, contro tutte le avversarie e contro quello più forte che alla fine ha avuto la meglio, non prima di aver faticato per ben cinque anni: Annarita Sidoti, nata il 25 luglio 1969 a Gioiosa Marea è entrata di diritto nelle protagoniste assolute dell’atletica italiana grazie ad una carriera di altissimo spessore nella marcia, durata quasi tre lustri dal 1988 al 2002.

Due ori europei, ad aprire e chiudere la teoria di podi internazionali e soprattutto un oro mondiale ad Atene 1997: risultati straordinari che hanno parzialmente lenito le delusioni olimpiche della marciatrice siciliana, mai riuscita in carriera a conquistare un podio a Cinque Cerchi, nonostante le tre presenze olimpiche, a Barcellona, Atlanta e Sydney.

L’avventura nel mondo dell’atletica di èlite per Annarita Sidoti inizia a Spalato, agli Europei 1990 dove si gareggia su quella che sarebbe stata la sua distanza preferita, i 10 km, poi trasformati in distanza doppia dal 1999. Il 26 agosto 1990 allo stadio Poljud di Spalato si dipana la 10 km di marcia che assegna il titolo continentale. La minuta siciliana va a condurre e non si fa più riprendere dominando la gara con il tempo di 44”00 davanti alla russa Olga Kardopoltseva, seconda con il tempo di 44”06 e all’altra azzurra Ileana Salvador con il tempo di 44”38. Nello stesso anno la siciliana è di bronzo agli Europei indoor dove va in scena la 3 km.

Annarita Sidoti non esce più dalla top ten dei grandi eventi internazionali: bronzo alle Universiadi 1991, nona ai Mondiali di Tokyo, settima alle Olimpiadi di Barcellona 1992, ancora nona ai Mondiali 1993 a Stoccarda. Torna a far parlare di sè con irruenza nel 1994 quando prima è argento agli Europei di Helsinki, alle spalle della padrona di casa Sari Essayah e poi è d’oro a Parigi agli Europei indoor nei 3 km. Nel 1995 è oro alle Universiadi ma solo 13ma nella gara più attesa, la 10 km dei Mondiali di Goteborg.

Ad Atlanta ancora una volta deve incassare una delusione a Cinque Cerchi: l’undicesimo posto ma dietro l’angolo c’è il suo anno d’oro, il 1997 che le regala prima l’argento ai Giochi del Mediterraneo in casa a Bari, poi il bronzo alle Universiadi e infine la gara che vale una carriera ai Mondiali di Atene. Sidoti, alle prese con qualche problema fisico, viene chiamata all’ultimo momento e fin dalle prime battute è proprio lei a fare l’andatura, affiancata dalla compagna di avventure Elisabetra Perrone. Annarita Sidoti scava un piccolo solco, quasi a voler lanciare il guanto di sfida alle rivali, Nikolayeva, campionessa olimpica, e Ivanova, dopo 10′ di gara. A 18′ di gara sono in sei in testa: Sidoti, tre russe e due bielorusse. Sidoti alza il ritmo nel caldo di Atene e alle sue spalle restano solo Ivanova e Stankina.

Stankina, al settimo km, è l’unica a tenere il passo di Annarita Sidoti ma la russa viene squalificata prima dell’ottavo chilometro. L’unico ostacolo tra l’oro e l’azzurra è Ivanova che torna sotto. Negli ultimi quattro giri la situazione si cristallizza: Ivanova subisce una proposta di squalifica e non può aumentare il ritmo. Nel finale Sidoti allunga e Ivanova si deve arrendere: l’azzurra vince con il tempo di 42’55” stabilendo anche il record mondiale stagionale, battendo Olimpiada Ivanova (che poi sarà squalificata per doping) e le bielorusse Olga Kardopoltseva, giunta seconda con il tempo di 43’30”, e Valentina Tsybulskaja, giunta terza con il tempo di 43’49″.

L’anno successivo sarà ancora trionfo, nell’ultima gara internazionale sulla distanza dei 10 km, agli Europei di Budapest: una vittoria in volata contro la compagna e rivale Erika Alfridi che regalerà l’ultimo grande successo in carriera alla marciatrice siciliana. Il passaggio ai 20 km come unica gara di marcia femminile costerà un calo nel rendimento della campionessa azzurra che, nel 2002, lascerà l’atletica e si dedicherà alla carriera politica e alla vita di mamma di Federico, Edoardo ed Alberto, prima che un avversario imbattibile la porti via nel 2015.

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