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L’Italia è grande: Ivano Brugnetti e quell’oro mondiale nella 50 km arrivato per posta…
La storia della medaglia d’oro di Ivano Brugnetti ai Mondiali di Siviglia del 1999 è quanto meno singolare. La gara si è svolta il 25 agosto, con partenza alle 7.45 per evitare che le alte temperature potessero mettere in pericolo le condizioni di salute degli atleti. Nella prima parte di gara i big si controllano con un ritmo non è altissimo.
Il primo a prendere il largo è il lettone Aigars Fadejevs che prova un’azione da lontano mirabolante. Ben presto, però, intervengono i giudici con due proposte di squalifica che finiscono per condizionare il gesto tecnico del 24enne. Alle sue spalle il russo German Skurygin, in lotta per il terzo posto a metà gara Valentí Massana e Nikolay Matyukhin, lontano Ivano Brugnetti a circa 3′ dal lerader.
Dopo due ore di gara arriva la squalifica del lettone con il russo Skurygin che si invola in solitaria. L’azzurro alza vertiginosamente il ritmo e, approfittando del calo degli altri atleti a causa del caldo torrido, riprende Robert Korzeniowski e insieme al polacco risale la china riprendendo Massana e Matyukhin. A questo punto sono loro due a giocarsi l’argento e il bronzo.
A circa 10 km dal traguardo Korzeniowski viene squalificato e a Brugnetti non resta che difendere il vantaggio sugli avversari. Il primo ad entrare nello stadio è il russo German Skurygin che vince in solitaria, a 3’20” taglia il traguardo l’azzurro che conquista un meraviglioso argento, a chiudere il podio l’altro russo Nikolay Matyukhin.
A distanza di oltre due anni, nel novembre del 2001, il vincitore della 50km di marcia dei Mondiali di Siviglia fu squalificato perchè trovato positivo al test anti-doping. La medaglia d’oro fu quindi assegnata legittimamente ad Ivano Brugnetti che seppur a distanza di diverso tempo poté festeggiare la sua impresa.
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salvatore.serio@oasport.it
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Foto: Fidal/Colombo