Lotta
Lucio Caneva, lotta: “Fiduciosi per il passaporto di Kakhelashvili. Olimpiadi nel 2021? A Chamizo cambia poco”
Dopo aver disputato nel giro di poco più di un mese (a gennaio e febbraio) la bellezza di tre eventi consecutivi al PalaPellicone di Ostia, la lotta italiana si è dovuta fermare come del resto tutto il mondo dello sport a causa dell’emergenza Coronavirus. Per quanto riguarda la corsa ai Giochi Olimpici di Tokyo, slittati di dodici mesi e riprogrammati dal 23 luglio all’8 agosto 2021, sono stati rinviati a data da destinarsi gli ultimi due eventi di qualificazione a cinque cerchi a disposizione per gli azzurri che non sono riusciti a strappare il pass in occasione della scorsa rassegna iridata. Frank Chamizo, vice-campione iridato e campione europeo in carica nella categoria -74 kg stile libero, è l’unico italiano già in possesso della carta olimpica mentre tutti gli altri dovranno lottare fino in fondo per volare in Giappone. Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Lucio Caneva, team manager della Nazionale italiana, nella seguente intervista concessa ad OA Sport.
Agli Europei casalinghi, l’appuntamento più importante andato in scena quest’anno fino a questo momento, l’Italia ha raccolto quattro medaglie complessive e tre quinti posti. Un bilancio complessivo sicuramente positivo…
“Direi molto positivo, è il miglior risultato ad un Campionato Europeo Senior nella storia della lotta italiana, quindi possiamo solamente gioire per quello che è stato l’approccio alla gara dal punto di vista organizzativo e soprattutto per il risultato finale”.
Come procede la situazione di Nikoloz Kakhelashvili (argento europeo nei -97 kg, specialità greco-romana)? Un anno in più di tempo dovrebbe garantirgli la possibilità di prendere il passaporto italiano e di partecipare ai tornei di qualificazione olimpica a Tokyo?
“Noi siamo fiduciosi e ci auguriamo che lui possa acquisire il passaporto italiano. Le pratiche sono state già avviate da tempo e chiaramente dobbiamo aspettare i tempi tecnici. In generale siamo fiduciosi, ma fino a quando non avremo il passaporto in mano non potremo essere certi della sua partecipazione alle qualificazioni”.
Dopo aver conquistato la medaglia di bronzo agli Europei 2018 nella categoria -86 kg stile libero, è scomparso dai radar a livello internazionale Shamil Kudiiamagomedov, lottatore russo naturalizzato italiano. Cosa ci può dire a riguardo?
“Purtroppo ha avuto un problema fisico, è stato operato all’anca e per il momento non ha ancora recuperato. Il problema è abbastanza serio e dobbiamo verificare se possa riuscire a riprendere l’attività al 100%. Questa è la motivazione principale per cui è stato fuori a lungo”.
Per quanto riguarda Frank Chamizo, quali potrebbero essere le complicazioni legate allo slittamento di dodici mesi dell’Olimpiade in una categoria così competitiva ed agguerrita come quella dei -74 kg stile libero?
“Certamente in un anno è possibile che si affacci qualche nuovo giovane sulla piazza mondiale, quindi qualche difficoltà in più da quel punto di vista, ma è anche vero che altri atleti importanti avranno un anno in più sulla carta d’identità come per esempio l’americano Jordan Burroughs (classe 1988, ndr). Francamente noi non abbiamo grosse preoccupazioni per questo aspetto. Su Frank ci dispiace che come tante altre Nazioni eravamo avanti nella programmazione, quindi ci eravamo già concentrati sulla data di luglio-agosto ed ora saremo costretti a riprogrammare tutto in attesa di scoprire i nuovi calendari internazionali”.
Proiettandoci verso gli ultimi due eventi di qualificazione olimpica, rinviati a data da destinarsi, quali possono essere le prospettive della Nazionale italiana?
“L’obiettivo è quello di cercare di qualificare altri atleti. Intanto abbiamo Conyedo (-97 kg stile libero), se riusciamo ad avere il passaporto c’è Kakhelashvili e poi non scordiamoci di Timoncini, anche lui appartenente alla categoria -96 kg nella greco-romana. Tra le donne abbiamo sia Aurora Campagna che Dalma Caneva con buone chance, mentre nella libera la situazione è un po’ più complicata. Oltre agli atleti che coltivavano già speranze di qualificazione, con un anno in più a disposizione potrebbe inserirsi nella lotta anche qualche giovane interessante sia in campo maschile che in quello femminile. Siamo fiduciosi che si possa ampliare la rosa per cercare di ottenere una qualificazione in più”.
A livello di manifestazioni giovanili, negli ultimi anni ci sono stati diversi azzurri capaci di conquistare medaglie specialmente in campo europeo per poi non riuscire a raccogliere risultati di rilievo con continuità tra i senior. Come vede il futuro della lotta italiana?
“Negli ultimi 2-3 anni i risultati dei giovani sono stati davvero interessanti, abbiamo sia nei maschi che nelle femmine atleti diventati campioni europei e che sono riusciti a vincere le Olimpiadi Giovanili Europee di Baku come Simone Piroddu e Aurora Russo. Siamo fiduciosi di riuscire a fargli fare questo passo importante verso la classe seniores, indubbiamente molto più complessa e difficile da raggiungere. Questo è il nostro obiettivo però potremo capire solo tra qualche anno se ci saremo riusciti, non è un passaggio immediato”.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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Foto: FB Lucio Caneva