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MotoGP, il piano per salvare il Mondiale: ipotesi di calendario e numero di gare da disputare. Si spera nella partenza ad agosto

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Luglio, agosto o addirittura settembre? Quando potrà davvero iniziare il Mondiale MotoGP 2020? Moto2 e Moto3 hanno avuto modo di esordire a Losail con il Gran Premio del Qatar, mentre la classe regina è ancora ferma. L’ultima vera e propria azione in pista si è vista nei test pre-stagionali, ma da quel momento l’emergenza sanitaria globale ha costretto il Circus a fermarsi. Da quel momento sono saltate gare su gare e la costruzione di un calendario vero e proprio risulta sempre più complicata.

Potrebbe essere la tappa di Brno ad agosto l’occasione giusta per fissare il punto di partenza? L’appuntamento della Repubblica Ceca, fissato per il 9 agosto, sembra ormai la soluzione più credibile, ad oggi, per vedere di nuovo in pista la classe regina. Questa decisione implicherebbe la cancellazione, anche, del Gran Premio di Finlandia del 12 luglio che, a quanto pare, non ha ancora il circuito omologato. A quel punto sarebbero in totale ben dieci le gare posticipate in un calendario che, in qualche modo, dovrà essere ricomposto.

Il numero complessivo dei weekend, gioco forza, sarà ridotto drasticamente. In teoria ad inizio anno avremmo dovuto assistere a 20 Gran Premi. Ora, dopo la pandemia, rischiamo di vedere una annata pressoché dimezzata. Se, come tutti speriamo, lo scenario dovesse puntare verso il sereno, sarà davvero la Repubblica Ceca ad alzare il sipario sulla tribolatissima stagione 2020. Il 9 agosto si correrà a Brno, per poi passare al Red Bull Ring per il Gran Premio d’Austria nel fine settimana successivo, quello del 16 agosto.

Dopo queste prime due uscite che appaiono abbastanza probabili, cosa ci dobbiamo attendere dal programma della MotoGP? Il numero uno di Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha spiegato che sono al vaglio diverse opzioni. Correre fino all’inverno, studiando la situazione volta per volta, Nazione per Nazione, per provare a comporre un calendario di 10-12 gare (con lo scenario peggiore a quota 8) oppure optare per una soluzione drastica. Gareggiare solamente in due o tre circuiti e concentrare tutto il campionato in quelle sedi con più Gran Premi.

Già, ma quali sarebbero i circuiti sui quali si potrebbe effettivamente vedere azione? In questo caso la risposta è quanto mai complicata per due motivi: da un lato capire come, e quando, si risolverà la pandemia, in secondo luogo ragionare su quei Gran Premi che non potranno fare a meno della gara per questioni economiche. Non si sa ancora con certezza quali saranno i tracciati su cui si potrà correre, ricordando che il Gran Premio d’Argentina sarà recuperato il 22 novembre, mentre quello degli Stati Uniti sarà il 15 novembre. Probabilmente si proverà a recuperare una tra Jerez e Barcellona, con il Mugello ancora con il punto interrogativo, mentre Losail sembra ormai definitivamente saltato.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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