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MotoGP, la stagione monca spinge Valentino Rossi verso la Yamaha Petronas. Possibile coppia con Morbidelli, ma occhio alla suggestione Lorenzo

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La sosta dovuta al coronavirus, a livello sportivo si intende, da una parte ci sta negando la possibilità di ammirare lo spettacolo della MotoGP in giro per il mondo, dall’altra ci sta regalando, nostro malgrado, tantissimo tempo per pensare a quel che sarà non solo nel 2020 ma, soprattutto, nel 2021. La domanda della domande, inevitabilmente, non può che essere: cosa farà Valentino Rossi nel prossimo campionato? Avrà ancora le motivazioni giuste per proseguire oppure preferirà appendere casco e guanti al chiodo?

Molto dipenderà alla sua voglia, o meno, di rimettersi in gioco. Se il “Dottore” deciderà di prendere seriamente in considerazione l’eventualità di continuare la sua carriera, non potrà che prescindere dal questo punto. Non sarà certo scontato, a 42 anni (parliamo sempre di un classe 1979), mantenere inalterata la capacità di lottare e rimettersi in gioco contro rivali che, talvolta, hanno la metà dei suoi anni. Un altro motivo che potrebbe spingerlo a proseguire è legato all’attuale break per il coronavirus. Se Valentino Rossi si immaginava davvero questo 2020 come ultimo anno della propria carriera, in una sorta di lungo addio nel quale ad ogni gara gli sarebbe stato tributato un saluto speciale, sembra proprio che gli eventi stiano rovinando tutti i piani. Se la stagione riprenderà sarà sicuramente ridotta nel numero di gare e, non ultimo, probabilmente a porte chiuse per lungo tempo. Non certo l’addio che un campione simile potrebbe sognare né, soprattutto, meritare. La chance concreta che Valentino Rossi possa andare avanti anche nel 2021 giunge dal team Yamaha SIC Petronas. Il team ufficiale, com’è ben noto, ha fatto la sua scelta puntando sui giovani. Saranno Maverick Vinales e Fabio Quartararo a salire in sella alle M1 del team Movistar, per cui per il nove volte campione del mondo non rimarrebbe che l’opzione nel team satellite. Una eventualità garantita, nella quale avrebbe parità di trattamento tecnico rispetto alla squadra ufficiale.

A questo punto non rimane da capire “chi” farebbe eventualmente coppia con il numero 46 più famoso del mondo. Al momento ci sarebbe Franco Morbidelli in sella alla M1, ma per il pilota romano tutto dipenderà da questa annata che, si spera, dovrebbe iniziare. Se, infatti, l’ex campione della Moto2 dimostrerà di essere davvero un pilota di primo livello (come ha ampiamente confermato il proprietario della scuderia) potrebbe guadagnarsi la tanto agognata conferma. In caso contrario, invece, il nome di Jorge Lorenzo risalirà in “acqua 3” sfruttando un gergo del canottaggio.

Potremmo davvero rivedere la coppia Valentino Rossi-Jorge Lorenzo in Yamaha? Un binomio da 14 titoli mondiali in due?  Il primo contatto tra i due avvenne nella stagione 2008 primo di tre anni vissuti assieme, con i rapporti che andarono a logorarsi con il “Dottore” che nel 2011 e 2012 si trasferisce in Ducati. Nel 2013 ritorno nel team di Iwata per il pilota di Tavullia e liti che deflagrano nel clamoroso finale di stagione del 2015. Nel 2017 le strade si separano nuovamente con il maiorchino che prova l’avventura in Ducati, prima del 2019 con la Honda e la decisione di ritirarsi dalle corse. Uno stop che è già stato interrotto, dato che Lorenzo è tester Yamaha, ma c’è di più. Lo spagnolo ha infatti annunciato che avrebbe preso parte al Gran Premio di Catalogna come wild card.

Un segnale chiaro della sua intenzione di rimettersi in gioco. Le possibilità che la coppia si riformi stanno rapidamente aumentando. Al momento ogni scenario è aperto, e questa lunga attesa per il ritorno alle gare non fa che aumentare ipotesi ed illazioni ma, come detto, se fino a qualche tempo fa questo scenario non poteva essere pensabile, ora rischia di diventare quantomeno credibile. Franco Morbidelli, dal canto suo, confida nelle sue forze per mettere i bastoni tra le ruote a questa “reunion”, ma mai dire mai nel mondo della MotoGP.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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