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NBA, le franchigie vogliono il rinvio del Draft 2020, da giugno si passerà a settembre?

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Mentre il mondo della NBA è dominato dallo scottante caso interno agli Utah Jazz, con Donovan Mitchell che ha ribadito di non volere ricucire i rapporti con il centro francese Rody Gobert “… per colpa del suo comportamento irresponsabile” che aveva causato, anche, il suo contagio a livello di coronavirus, è tempo di iniziare a pensare al prossimo futuro. Non si sa ancora se, e come, potrà riprendere la stagione. Si passerà direttamente ai Play-offs? Tutto sarà cancellato e ci si rivedrà direttamente a ottobre?

Purtroppo la pandemia del COVID-19 sta letteralmente mettendo in ginocchio gli Stati Uniti con numeri di positività e decessi a livelli drammatici, ma le Leghe sportive stanno facendo di tutto per provare a ripartire. La NFL ha già confermato che nel weekend 24-26 aprile si terrà comunque il Draft (a porte chiuse a Las Vegas). Cosa ne sarà, invece, di quello della NBA?

Il mese di giugno si avvicina ad ampi passi, e le 30 franchigie del campionato con la palla a spicchi iniziano a porsi la domanda. Le discussioni si sono ufficialmente aperte quando la WNBA (le Lega femminile) ha annunciato che il 17 aprile si terrà comunque il proprio Draft, ma in forma virtuale, come confermato da Sky Sport Italia. La NBA si allineerà? Ovvero condurrà il tutto senza la presenza di giocatori e pubblico?

Secondo quanto riportato da ESPN, molte squadre starebbero facendo pressioni sul commissione Adam Silver per fare sì che il Draft 2020 venga rimandato dalla data attuale, ovvero il 25 giugno. Secondo il sito americano, una vera istituzione a livello di “rumors e spifferi” grazie ai propri informatissimi insiders, le franchigie avrebbero chiesto di posticipare tutto ad una data successiva il primo agosto. Non tanto, o solamente, per un motivo di sicurezza e per mantenere lo spirito del Draft immutato, quanto soprattutto per potere valutare in maniera corretta i prospetti da scegliere, dato che al momento, causa lock-down, è pressoché impossibile, dato che sono vietati provini e interviste conoscitive.

Dal 25 giugno si dovrebbe, ragionevolmente, passare a dopo il primo agosto, come data indicativa, ma la sensazione è che si potrebbe andare ancor più avanti nel calendario, forse perfino a settembre. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che se la stagione NBA dovesse davvero ripartire, si concluderà nel cuore dell’estate, per cui le date sarebbero tutte da rivedere. Una situazione in totale divenire, che sta presentando un contro salato allo sport mondiale e, di conseguenza, anche alla NBA.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto:  Lapresse

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