Sci Alpino
Nicol Delago, sci alpino: “Ho imparato dai miei alti e bassi. La pista dei Mondiali di Cortina mi piace molto”
Nicol Delago è il presente ed il futuro della velocità femminile per lo sci alpino azzurro. La gardenese si è raccontata in esclusiva ad OA Sport, parlando di una stagione che l’ha vista salire sul podio subito nelle gare americane. Poi una leggera flessione, ma che non ha comunque messo in discussione le indubbie qualità di Nicol. Il prossimo anno si svolgeranno i Mondiali di Cortina e Delago sogna di essere protagonista su una pista che lei ama molto.
Nicol come stai affrontando questo momento storico per il nostro Paese? Ormai è oltre un mese che siamo costretti a restare a casa e come stai vivendo queste settimane?
“Chiaramente è arrivato tutto all’improvviso ed è tutto diverso da quello che avevamo previsto. Pensavamo di poter sciare fino ad aprile, cominciare a testare i materiali nuovi, fare ancora lavoro sulla neve ed invece è cambiato tutto. Io comunque cerco di allenarmi a casa, facendo tanta bici sui rulli e con alcuni esercizi di resistenza dove non servono troppi carichi, anche se io non sono una super amante dei pesi. Ho la fortuna che stiamo tutti bene e questa è la cosa più importante, poi speriamo che si risolva tutto nel migliore dei modi“.
L’emergenza per il Coronavirus ha cambiato totalmente a voi sciatori i piani di preparazione. Come gestirai la situazione?
“Non si sa ancora quale sarà il lavoro in estate, se sarà possibile andare sui ghiacciai. E’ tutto molto in forse e ora sto cercando solo di portarmi avanti con il lavoro fisico per farmi trovare pronta. Si vedrà e capiremo come gestire il tutto“.
La stagione è partita subito benissimo, poi è accaduto qualcosa e i risultati hanno fatica ad arrivare. Cosa è successo?
“E’ stata una stagione con alti e bassi, ci sono stati due podi che mi hanno dato tanta gioia e poi ci sono stati dei momenti difficili che mi hanno comunque permesso di identificare delle aree di miglioramento, dove voglio lavorare per essere più pronta nella prossima annata“.
Forse un po’ di pressione dopo l’inizio folgorante? I due podi possono aver cambiato le aspettative iniziali?
“Non ho risentito della pressione, ma tutto è un po’ partito da Bansko, che è stata una gara che non è andata per il meglio e dove alcuni fattori non hanno combaciato. Probabilmente ho iniziato a crearmi dei casini in testa, a dubitare di me stessa e, quando non hai le idee chiare e non sei libera di testa, inizi a pensare molto e a cercare di migliorare sempre e ovunque. Mi sono un po’ persa, ma almeno nel finale verso Crans Montana ho ritrovato delle sensazioni positive che mi hanno ridato fiducia. Guardando indietro è stata una stagione in cui ho imparato tanto, anche su me stessa e cercherò di gestirmi meglio in futuro”.
Mi hai detto di aver capito cosa non ha funzionato e cosa vuoi migliorare. Cosa nello specifico?
“Sicuramente sull’area tecnica cercherò di fare un bel lavoro durante l’estate. Bisogna trovare qualcosa che ti permetta di fare uno step in più in ogni ambiente. Voglio arrivare a Lake Louise nella miglior condizione, non solo tecnica e fisica, ma anche libera di testa e con la voglia di divertirmi. Il mio vero obiettivo è quello di trovare continuità nelle prestazioni indipendentemente dalla pista, dal pendio, dalla tracciatura”.
Il prossimo anno c’è il Mondiale di Cortina su una pista che ti piace particolarmente. Speranze e attese per la gara iridata, pensando comunque sempre prima alla stagione di Coppa del Mondo?
“La pista di Cortina mi piace molto e mi dispiace molto non averla fatta quest’anno. Bisogna iniziare bene la stagione, trovare continuità gara per gara e cercare di arrivare al Mondiale nella condizione migliore, nella versione migliore di se stessi“.
Finora ti abbiamo visto gareggiare solo nella velocità ed in combinata. C’è spazio per il gigante nel tuo futuro?
“Per adesso mi concentro solo sulla velocità, ma comunque darò molta importanza al gigante in allenamento. Bisognerà parlare con i tecnici, capire un po’ le squadre come saranno e concordare tutto con loro. La mia idea, però, sarebbe quella di investire un po’ nel gigante, cercare di farne di più durante la preparazione, soprattutto in ottica super-G“.
Una stagione vissuta anche in famiglia, vista la presenza di tua sorella Nadia, che ha esordito in Coppa del Mondo. Le hai dato qualche consiglio in particolare?
“Tanti pensano che io essendo quella più vecchia di un anno sia quella che abbia più esperienza e che dia consigli solo io, ma non sempre è cosi e comunque anche lei mi ha dato tantissimo. Sulle linee per esempio mi ha molto aiutato, avendo lei un occhio molto buono e mi ha offerto dei consigli preziosi“.
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andrea.ziglio@oasport.it
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Foto: Pier Colombo