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Nuoto di fondo, Tokyo 2020: le speranze di medaglia dell’Italia. Gregorio Paltrinieri e Rachele Bruni ci credono, occhio a Sanzullo

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Con l’avvento della terribile pandemia globale del Covid-19, tutto il mondo si è fermato ed è stato costretto a rimandare i propri progetti e i propri obiettivi. Anche lo sport e il suo più grande evento in programma per il 2020, le Olimpiadi di Tokyo, sono stati gioco forza posticipati di dodici mesi, con tutti gli svantaggi del caso. Nell’estate del 2021 tuttavia l’Italia avrà la possibilità di giocarsi le proprie medaglie nella rassegna a cinque cerchi, con alcuni sport che promettono grandi emozioni per il tricolore. Uno di essi non può che essere il nuoto di fondo, con molti azzurri che potrebbero ambire al podio finale.

Tra gli uomini, nella 10 km individuale in programma, avevano ottenuto il pass per Tokyo il carpigiano Gregorio Paltrinieri e il napoletano Mario Sanzullo, rispettivamente sesto e nono nella 10 km della rassegna iridata di Gwangju 2019. Entrambi gli atleti hanno grandi chance di medaglia, pur avendo caratteristiche diametralmente opposte.

Il campione olimpico in vasca Gregorio Paltrinieri ha ovviamente un crono stellare sui 1500 m e un grande spunto veloce. Il carpigiano, che ambisce all’epica doppietta 1500 metri – 10 chilometri, è sicuramente uno dei grandi favoriti finali, ma ha un grosso deficit di esperienza in gare di questo tipo rispetto ai suoi avversari. Paltrinieri ha infatti dimostrato nelle World Series 2019-2020 di essere superiore ai suoi contendenti fisicamente ma ha sempre subito nella gestione di gara. Da questo punto di vista, un anno in più potrebbe essere un fattore favorevole al carpigiano, che avrebbe altre occasioni in cui accumulare esperienza, fondamentale per una finale olimpica.

L’altro azzurro qualificato è il napoletano Mario Sanzullo che ha centrato il pass a sorpresa e si candida al ruolo di pericoloso outsider nelle acque di Tokyo. Il campano è in forte crescita e, seppur non dotato di un grandissimo crono sui 1500, ha lavorato molto sulla resistenza e sulla strategia di gara. Nella rassegna olimpica, con un anno in più di allenamenti e consapevolezza dei propri mezzi, potrebbe provare a stupire e ad aiutare il più quotato Paltrinieri.

Al femminile le chance di medaglia saranno invece tutte addossate sulle spalle dell’argento di Rio 2016 Rachele Bruni. La toscana, che nella prossima stagione compirà trentuno anni, è consapevole che questo sarà il suo ultimo ciclo olimpico e non esclude un possibile ritiro in caso di un risultato di spessore. Le motivazioni di chiudere alla grande una carriera già spettacolare, l’enorme esperienza e la competitività in acqua che l’ha portata ad ottenere il bronzo anche nell’ultima rassegna mondiale coreana, la candidano quindi come una delle favorite per il podio più ambito da ogni sportivo. Dalla sua, l’atleta dell’Esercito dovrà però essere brava a gestire un fisico che non è più giovanissimo e potrebbe risentire di un’altra stagione di carichi di alta intensità.

Nel caso che i pass per la rassegna del Sol Levante venissero invece rimessi in discussione, il movimento si affiderebbe anche alle grandi prospettive del venticinquenne romano Alessio Occhipinti, bronzo in Corea nella 25 chilometri e vero e proprio astro nascente del nuoto di fondo italiano. La pattuglia del nuoto di fondo resta dunque più che competitiva e potrebbe addirittura avere qualche vantaggio nello slittamento di un anno dei Giochi Olimpici. Guidati dal capitano Gregorio Paltrinieri gli azzurri tenteranno quindi di aggiungere medaglie preziose al bottino che il Tricolore si aspetta di ottenere dalle discipline acquatiche.

michele.giovagnoli@oasport.it

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Foto: Lapresse

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