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Nuoto, i record mondiali: 1’52″98 di Federica Pellegrini nel tripudio di Roma 2009. Un tempo che resiste da 11 anni

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Ci sono imprese clamorose che resteranno per sempre nella storia dello sport e altre che, inevitabilmente verranno dimenticate con gli anni. I record d’altronde sono fatti per essere battuti e, soprattutto negli sport cronometrici, l’allucinante sviluppo tecnico e gestionale di atleti e materiali gioca pesantemente contro le più grandi imprese compiute nella storia delle diverse discipline. Nello sport in evoluzione per eccellenza, il nuoto, colpisce vedere un record del mondo datato 29/7/2009 e inorgoglisce sapere che a siglarlo è stata quella che probabilmente è la più grande nuotatrice italiana di sempre, Federica Pellegrini.

L‘1.52.98 della Divina, nuotato nella sua distanza preferita, i 200 metri stile libero, e nella sua piscina, il Foro Italico di Roma vestito a festa per i Mondiali del 2009, è molto più che un tempo: è il simbolo vero e proprio di un rapporto “atleta-singola gara” spinto ad un livello dionisiaco.

In quella edizione dei Campionati Mondiali, con la discussa scelta della FINA di permettere l’utilizzo dei costumi super vantaggiosi in poliuretano, sono stati siglati l’irrazionale cifra di 43 nuovi record del mondo di cui 10 sopravvivono tutt’ora, con al maschile addirittura 5 record su 6 dello stile libero (da sempre la disciplina con più competitività e maggior sviluppo) ancora imbattuti.

Di quella edizione dei Campionati resteranno impressi negli occhi degli appassionati l’incredibile tifo della tribuna del Foro Italico, il magico duello Phelps-Cavic nei 100 farfalla, le imprese della romana Alessia Filippi e, soprattutto, la doppietta d’oro 200-400 stile libero di Federica Pellegrini.

Giunta ai nastri di partenza della rassegna iscritta in tutte le discipline dello stile (non gareggerà poi sui 100 e sugli 800, ndr) la Pellegrini è l’assoluta star del movimento azzurro e, con la grande rivincita dopo la delusione olimpica, ottenuta sui tanto odiati 400 nella prima giornata di gare, tutto lo stadio attende con ansia di celebrarla nella finale dei suoi 200, dopo il clamoroso record del mondo di 1.53.67 siglato in semifinale.

Nuotando sola contro il tempo e con un’intera folla a spingerla il 28 luglio la veneta fisserà quindi il cronometro in 1.52.98, quasi due secondi in meno del suo record del mondo che le aveva permesso di trionfare l’anno precedente alle Olimpiadi cinesi. Si tratta di un tempo clamoroso, tutt’ora mai realmente messo in pericolo e mai nemmeno avvicinato neppure dall’azzurra stessa.

Probabilmente quel giorno la leggenda italiana toccherà il punto più alto della sua carriera, destinata a protrarsi, con grandi risultati, fino ai giorni nostri. Quel record, di sicuro, cadrà come tutti gli altri, ma quel che è certo è che una tale impresa difficilmente verrà dimenticata dal popolo italiano e non solo. 

michele.giovagnoli@oasport.it

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Foto: Lapresse

 

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