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Nuoto, Paolo Barelli: “Le società sportive del nuoto sono all’ultimo respiro”

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L’emergenza Coronavirus rischia di mettere in ginocchio le società di nuoto in Italia: è questo il messaggio lanciato da Paolo Barelli, presidente della FIN, la Federazione Italiana Nuoto, in una dichiarazione rilasciata all’ANSA in cui parla della situazione attuale, degli scenari futuri e delle possibili misure da adottare.

Così Barelli: “Dopo oltre un mese di chiusura le società sportive del nuoto sono all’ultimo respiro. Le piscine sono strutture costosissime da mantenere, ma gli utenti le troveranno ancora aperte quando il virus sparirà? O le società sportive spariranno con le piscine perché fallite non reggendo il colpo mortale del blocco? Serve un sostegno economico concreto in favore delle società sportive, perché sono una risorsa insostituibile“.

Il numero uno del nuoto italiano prosegue: “Le società di nuoto hanno insegnato a nuotare a generazioni di italiani permettendo, oltre all’attività motoria, la diminuzione drastica dei morti per annegamento. Hanno svolto nel silenzio un ruolo di grande importanza sociale: insegnare a nuotare e creare tanti campioni, ma, ben più importante, insegnare a salvare la propria vita in acqua e quella degli altri. Quindi non va calcolato solo il danno sportivo in termini di campioni che sarà difficile mantenere e in futuro formare. Il danno sociale per la morte del nuoto in italia più grave sarà il venir meno delle attività volte alla salvaguardia della vita umana in acqua“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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