Oratori e centri estivi saranno aperti? E’ braccio di ferro tra ISS e Governo

L’Italia si appresta a entrare nella cosiddetta Fase 2. Il Governo e il gruppo di tecnici sono a lavoro per andare a delineare il quadro della situazione, stabilendo qualità attività potranno riprendere e in che tempi e modalità. Una scadenza, quella del 4 maggio, tanto attesa soprattutto dal punto di vista del lavoro e dell’imprenditoria, tenuto conto che la “macchina” ha bisogno di accendersi.

Nelle misure previste vi saranno anche quelle a sostegno delle famiglie che avranno ancora, almeno fino a settembre, i figli a casa. Dal punto di vista scientifico, però, arrivano delle indicazioni piuttosto chiare: “L’apertura di centro estivi e oratori? “Scordiamoceli“, le parole del presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli. Considerazioni che non lasciano spazio a interpretazioni dal momento che Locatelli ritiene assai difficoltoso il rispetto in questo caso specifico del distanziamento: “Come si fa a garantire il distanziamento dei bambini nel campo estivo? L’accesso ai parchi è una cosa più che considerabile beninteso che deve essere un accesso contingentato per evitare che si creino le aggregazioni. Da qui a settembre contiamo che quell’indice di contagiosità scenda ulteriormente fino a toccare lo zero: se pensiamo che siamo partiti a fine febbraio dal 3,8 (una persona ne contagiava 3,8, ndr) e ora siamo sullo 0,8 ci sono buone speranze di arrivare a quel traguardo. Nel frattempo bisogna ripensare gli spazi e i modi della scuola” (fonte: tgcom).

Da questo punto di vista il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha esposto una posizione diversa: “I genitori devono tornare a lavorare. Oratori e campi estivi non ce li scordiamo. Li organizziamo in modo sicuro per la salute di tutti. Del resto questa è la responsabilità della politica“, le considerazione via Facebook di Bonetti. Si prevede quindi un braccio di ferro tra l’esecutivo e la comunità scientifica.

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Foto: LaPresse